lunedì 30 marzo 2015

E INFINE…VINITALY 2015


Non potevamo mancare di certo alla manifestazione che, più di tutte, raccoglie produttori da diverse zone e con diversi vini. Ed eccoci qua, in coda per due ore, ma ne varrà la pena!!!

Dopo aver salutato i nostri produttori del cuore (Kuenhof – grande Riesling 2014 - e Montanaro – che buona la grappa Dalapè 1999), possiamo dedicarci ad assaggi vari. Alcuni tra i migliori (per noi, tra i milioni di assaggi che si potevano fare, e tra quelli che abbiamo invece realmente fatto):

Sauvignon  e Pinot Nero Gumphof, Lagrein Riserva e Santa Maddalena Riserva di Gojer, Lamarein 2005 di Mayr, Moscato Rosa di Franz Haas (che buono!!!), l’intera linea di Burlotto (ottimo il Barolo Monvigliero 2011), la Pelaverga dei Fratelli Alessandria, il Brunello 2010 di Canalicchio di Sopra, così come il Rosso di Montalcino 2013; e ancora il Rosso di Montalcino 2013 di Fuligni. Verso sera ci imbattiamo in uno stand che recita:  ‘Le Ali di Mercurio’. Qui ci fermiamo e finalmente assaggiamo vini di realtà per lo più sconosciute per noi, che hanno in comune il progetto e l’enologo, come ad esempio la Coda di Pecora de Il Verro, i buoni Spaccasassi e Monacello della tenuta dei Monaci di Matera, il profumatissimo e sapido Costa d’Amalfi bianco di Raffaele Palma, la Biancolella da vigne vecchie delle Antiche Cantine Migliaccio dell’isola di Ponza, e i tre moschettieri, ovvero i tre vini della DOC irpina Campi Taurasini, tutti prodotti nello stesso modo (vini che condividono uvaggio, tecniche di vinificazione, enologo e agronomo,  ma che ottengono risultati completamente differenti, grazie al differente tipo di terreno). Dopo la sosta in questo stand, contenti per le nuove scoperte e per la conferma di quelle già fatte, ci rimettiamo in auto, direzione Clusone, stanchi ma moolto moolto soddisfatti!

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