Ed eccoci finalmente (nel senso che siamo alla fine!) a
Vinitaly! Toccata e fuga del 16 aprile ma, avendo sempreil Borda come guida,
riusciamo comunque a fare quasi centocinquanta assaggi! Evvai!!! J
Non mi dilungherò troppo sulle note di degustazione, quanto
piuttosto sulle aziende che maggiormente mi hanno colpito e che magari tra
qualche tempo potreste anche vedere in enoteca, rigorosamente in ordine sparso.
Tra i piemontesi, assaggiati la mattina per evitare le code,
sono davvero interessanti i Barolo di
Scarzello, che esce ora con il 2012 Sarmassa; il Perno 13 e il Perno 12 Riserva di Oreste Stefano, piccola cantina
scoperta per caso durante un giretto nelle Langhe, quando il titolare della
Vite Turchese ce lo ha affiancato al Barolo 2012 Cascina Francia di Conterno e
Oreste Stefano non ha affatto sfigurato, con le giuste proporzioni (anche di
prezzo!) ovviamente!
Gabutti Boasso
poi ci fa scoprire una gamma con un 2013 molto elegante e Margheria 2013 molto equilibrato. Subito dopo, da Cascina Fontana, tra gli assaggi
colpisce il Dolcetto 2017, davvero croccante e gustoso, come lo sono stati
pochi assaggi nella mia vita, buonissimi anche la barbera e il nebbiolo (non
quello senza solfiti, che è un poco confuso), e buono anche il barolo 2014, in
una versione fresca ed elegante.
Spettacolari anche i vini di Guido Porro da Serralunga, con un recentissimo Vigna Rionda 2014
molto buono, in una versione verticale ma anche godibile, che ha il solo
difetto del prezzo!
Anselma, che si
conferma sempre il re dei vini dal super rapporto qualità/prezzo, si presenta con
il Vigna Rionda Riserva 2010, ultime
bottiglie, davvero completo e con il Barolo
Felice Anselma 2012 riserva dei 100 anni
dalla buona struttura e tannino elegante. Inoltre la signora Maria è uno
spettacolo di donna!!! J
Tra i Brunelli assaggiati, molto molto buoni e in un’ottima
annata, quelli di Enzo Tiezzi (che
tra pocco arriveranno anche da noi bricconi!), con il Poggio Cerrino 2013 e il Vigna Soccorso 2013, e quindi il Vigna
Soccorso Riserva 2012. Succosi, eleganti, con tannini vellutati. Buoni!
Anche i due ‘canalicchi’, ovvero Siro Pacenti e Canalicchio di Sopra ci hanno fatto un’ottima
impressione, con un vecchie vigne 2013 del primo in gran spolvero e il 2013 del
secondo molto elegante.
Forse però il re del brunello di questa edizione, dai miei
assaggi, si rivela Le Chiuse di Montalcino,
della cugina di Franco Biondi Santi, per potenza e raffinatezza racchiusi in un
unico sorso.
Chianti Rufina di Selvapiana
super campione di beva!
Bellissima tutta la gamma di San Giusto a Rentennano, che già trovate in enoteca, con il Chianti
Riserva 2015 le Baròncole molto buono, in particolare se pensato vicino al fratello
2014 assaggiato di recente, un po’ scarno, e spaziale il Vinsangiusto, da leccarsi
i baffi! La Ricolma colpisce per essere un merlot con ottima struttura tannica,
in annata buona come la 2015 e il Percarlo 2014, sangiovese, non delude
nonostante l’annata, seppure abbia un sorso leggermente più fresco.
Fantastica anche la batteria del Castello dei Rampolla, da Panzano, con un Alceo 2016 (base cabernet
sauvognon) forse internazionale ma sicuramente spettacolare!!!
Tappa da Capitoni,
azienda della Val d’Orcia, posizionata tra Montalcino e la zona del Nobile;
alcuni dei nostri amici noni sono rimasti ben impressionati dai vini, il Frasi in particolare, degustato in una
bella e lunga verticale. A me personalmente ha affascinato la diversità di
questo sangiovese da altri della zona, per la presenza di un naso diverso, giocato
su note salmastre e di oliva, salamoia, pepe e spezie. In realtà anche io ho
trovato i vini un po’ troppo estratti e per certi versi leggermente pesanti, ma
l’annata 2007 ad esempio era ben bilanciata. Da riprovare!!!
Passiamo anche da Cuzziol, per assaggiare qualche vino della
distribuzione. Ci sono solo i ‘base’ ma qualcosa si riesce a capire, come per
esempio che Haymann Lowenstein fa
riesling buoni, come pure Vincent
Girardin e H. Boillot con gli
chardonnay di Borgogna, mentre invece non colpiscono del tutto i barolo di Paolo
Conterno, sfuocati e a tratti quasi pesanti.
Piccola tappa in Friuli ad assaggiare i bianchi di Komic, piccola realtà del Collio
Goriziano che lavora molto bene: ottimi
e dal favorevole rapporto qualità/prezzo il sauvignon, il friulano e lo
chardonnay.
Ultimi assaggi al padiglione della Campania, per degustare
qualche bianco tipico e qualche aglianico.
Bianchi della Sibilla
e di Cantina Barone buoni; passiamo poi da Raffaele Palma e qui troviamo altri bianchi molto particolari, come
il Ciararis 2015, ginestra in quest’annata al 70% (ma con la nuova annata al
100%) con profumi di macchia mediterranea e fiori, appunto ginestra, pepe
bianco, margherita, agrumi, con una bellissima vena acida. Sempre buono il Puntacroce
(2013 e 2014) in arrivo in enoteca, profumatissimo, tanta materia e sempre bell’allungo
acido e succoso il Rosato 2017 che uscirà l’anno prossimo. Bravissimo Raffaele
Palma!!!
Quintodecimo re
del Taurasi Riserva ma che prezzi ragazzi!!!!
Buoni anche i Taurasi di Perillo, annata corrente Riserva 2007 e Riserva 2008, ma che
giovani!!!!
Ci sarebbero da nominare tanti altri assaggi, alcuni più piaciuti
rispetto ad altri (ad esempio Tua Rita vs. San Polino!) ma il mio reportage
finisce qua perché ho scritto un papiro!! Parleranno al posto mio i vini che
tra poco faranno capolino tra gli scaffali del bricconbacco! A presto e state
connessi!!! J
Grazie a chi avrà avuto il tempo e la voglia di leggere
tutto quanto! Un bicchiere di buon vino se passate dall’enoteca il sabato!!!