giovedì 10 aprile 2014

Vini Veri 2014 Cerea: i nostri assaggi

Rassegna enoica di vini naturali, tra movimenti di vignaioli e vignaioli indipendenti, tenutasi a Cerea (VR) negli stessi giorni del Vinitaly.
Ecco alcuni dei nostri assaggi in ordine casuale:
CAPPELLANO: Barolo Rupestris 2009, elegante e abbastanza pronto. Pié Franco 2009: più austero ma con una potenza inespressa che lascia intravedere un vinone.
RINALDI GIUSEPPE: sorpresa! Il Brunate 2010 vinificato da solo (ovvero 85% Brunate e 15% Le Coste, come permesso dal disciplinare, ma con in etichetta la sola scritta 'Brunate') e 'Tre Tine' 2010, l'altro Barolo che racchiude appunto le 'restanti' tre vigne (Cannubi San Lorenzo, Ravera e le Coste). Qui ci sono pareri diversi; personalmente ho trovato il Brunate sempre molto elegante, ma con un tannino più graffiante rispetto al solito, e leggermente più scarico a livello di corpo. Il Tre Tine mi è sembrato abbastanza austero, sempre molto profumato ma più chiuso, anche per quanto riguarda i tannini.
SLAVCEK: io son innamorata da sempre della sua ribolla, specialmente quando fa la riserva, come nel 2006, giocata solitamente su toni di erbe officinali, tè bianco, garofano, spezie bianche (tutti questi profumi sono sicuramente primari ma anche dovuti alla macerazione). Il fatto è che i vignaioli che vinificano in maniera naturale seguono (logicamente e per fortuna) l'andamento dell'annata, così che ogni annata propone vini uguali ma diversi. Questa ribolla 2009 probabilmente risente un pochino di tutto ciò a livello di profumi e di agilità. Molto meglio il pinot grigio, più grasso del solito ma anche molto profumato.
MASSA VECCHIA: gamma ricca, equilibrata e profumata, a partire dal Berace, secondo me ottimo qualità/prezzo, per finire con l'aleatico passito, un'esplosione di profumi (prezzo altino...).
OASI DEGLI ANGELI: sempre dibattuto il Kurni. Personalmente non il mio genere di vino, seppure ottimo per la tipologia...
FERRANDES: il mio preferito passito di Pantelleria. 2007 da vasca: fresco, profumato, con frutta gialla (albicocche, fichi) e spezie; buona acidità, ma non ancora in equilibrio. Per chi ama il passito più profumato e fresco. 2006: più maturo, più completo, sempre tra note di frutta (questa volta anche mallo di noce) e spezie più scure rispetto al 2007. Equilibrato e acido al punto giusto. Per chi ama il gusto più maturo e rotondo. Due annate comunque diverse.
CASCINA DELLE ROSE: gamma dal buon rapporto qualità/prezzo. Con la Barbera superiore in gran spolvero. Non producono più il Barbaresco base. Tre Stelle più pronto, Rio Sordo un pochino più austero e chiuso.
IL PENDIO: il Franciacorta che non ti aspetti...Il Contestatore Pas Dosé: zero puzze, buon equilibrio e buoni prezzi...
GATTI CAROLINA: Gat Ros, cabernet franc da vigne non giovanissime, sempre succoso e fresco. Sorprendente il Raboso, carica acida notevole, ma anche frutto e spezie.
CAMPI DI FONTERENZA: gamma toscana tra rossi IGT, Rosso e Brunello di Montalcino. Liquirizia e radice per gli ultimi due, frutta rossa e spezie. Tra gli IGT piaciuti, il Lupetto 2011 e il Rosato.
I MANDORLI: 2011 ancora giovane e non troppo equilibrato, ma succoso, fine e con un potenziale molto buono. 2010 più rotondo ma frutto di un'annata secondo me non così buona, quindi più equilibrato, si, ma anche abbastanza austero e chiuso. 2009: le vigne erano giovani all'epoca della vendemmia e l'annata 2009 è stata molto calda; il vino che ne deriva è meno elegante, un pochino scomposto, e più caldo, nonostante lasci intravedere come potrà essere in teoria il 2011 che tanto mi è piaciuto.
CHAMPAGNE: poche note perché secondo me non interessantissimi (IMHO obviously)
Olivier Horiot, stile a mio avviso abbastanza strano, poco intriganti.
Fleury: idem
Léclapart: tutti lodano questo produttore; a me non piace il dosaggio (mi rendo conto che il mio è un parere da non esperta). Acidità tagliente.
DOMAINE SANT NICOLAS (Loira): anche qui, non il mio stile. Il residuo zuccherino, nei vini secchi, non fa per me e ne pregiudica (sempre a mio avviso) l'abbinamento con il cibo. Preferisco chenin secchi.
NICOLAS JOLY: questi sono gli chenin che piacciono a me, con ottima acidità, qualche nota matura al naso, ma bocca fresca, piena e acida!
Gli assaggi non sono tutti qui, ma la mente annebbiata mi ha impedito di scrivere altre impressioni! :-)



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