DOME PERIGNON ROSE’ 2000:
Rosa-arancio color
buccia di cipolla, naso su frutta rossa, fragola, erbe aromatiche, sorso
leggiadro, perlage finissimo, non esageratamente lungo. Tra i presenti non
colpisce tutti allo stesso modo…
CHABLIS MONTS MAINS 2008 RAVENAU:
Spettacolare Chablis, giallo paglierino scarico; al naso
note di frutta, ananas in diverse sfumature, fiori bianchi, semi di finocchio,
fieno; in bocca è di sorprendente equilibrio, grosso ma non grasso, acidità ben
bilanciata da una nota morbida legata al frutto, teso ma leggero, molto
persistente. Decisamente buono.
BOURGOGNE
BLANC 2009 LEROY:
Parte maluccio, non convince né al naso né in bocca. Dopo qualche
tempo si ripulisce e esce meglio, risultando di struttura ma elegante, con note
di cera e fiori al naso e con decisa mineralità.
POMMARD vielles
vignes 2005 VOILLOT:
Naso incredibilmente cangiante, in pochi minuti vira dal
frutto alla spezia, al balsamico (pino silvestre), per finire con note di spuma
ed erbe aromatiche. Anche in bocca colpisce per la nota acida ancora presente e
per la sua dirompente eleganza. Proprio buono.
ECHEZEAUX 2009 DOMAINE DE LA ROMANEE-CONTI:
Un pinot nero esplosivo: frutti di bosco, spezie, crème
brûlée, geranio, sandalo, rosa, ciliegia sotto spirito, more, pasta di zucchero….mamma
mia che intensità!!! In bocca risulta molto molto elegante, di persistenza
davvero invidiabile, pieno, avvolgente. Un mostro! Non c’è stata la possibilità
di riprovarlo il giorno dopo perché è stato volatilizzato quasi all’istante e,
se dobbiamo proprio trovare una piccola pecca (ma ad averne di pecche così!), dopo
aver fatto uscire parecchie sfumature di profumi, si ferma un pochino e rimane
per un po’ fermo sulla nota fruttata. Ma poi finisce, e quindi chi lo sa come
sarebbe potuto diventare! J
CORNAS 2002 CLAPE:
Dopo l’Echezeaux sarebbe stato difficile provare un altro
pinot nero e quindi abbiamo optato per questo Cornas che, 100% Syrah, colpisce
per la sua decisa propulsione. Al naso tante spezie, in bocca un’ottima
struttura, sorretta da una trama tannica ormai ben integrata ma da una vena
acida ancora pulsante. Sorso avvolgente e buona persistenza. Molto buono.
BAROLO VIGNA RIONDA 1999 MASSOLINO:
All’inizio un po’ austero, si rivela poi molto affascinante.
Naso complesso, con note tra il frutto e le spezie, la radice e i fiori rossi anche
macerati, colpisce molto per le sensazioni gustative: bocca molto tesa, ancora
una nota acida, tannini abbastanza ammorbiditi ma che necessitano di qualche
tempo in più per distendersi meglio. Sembra un po’ chiuso all’inizio, ma si
apre poi e ti ammalia fino a farti venir voglia di rimetterlo al naso e di
riassaggiarlo. C’è la curiosità di riprovarlo tra qualche anno. Davvero molto
buono.
BRUNELLO DI MONTALCINO 1994 BIONDI SANTI:
Altro mostro! In senso buono ovviamente! Al naso dapprima
tira fuori qualche nota terziaria di troppo, per poi mostrare invece la sua
eleganza e complessità. In bocca è ancora giovanissimo! Si capisce che è
pensato per invecchiare ancora e ancora…
Bella serata e gran bella bevuta!!!!!
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