tag:blogger.com,1999:blog-2735769786849876902024-03-21T22:02:04.392+01:00il blog dell'eno-briccONE...al bricconbacco di ClusONE!Un blog dedicato agli eno-ghiottoni, come noi!bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.comBlogger51125tag:blogger.com,1999:blog-273576978684987690.post-21005176361503078152022-07-16T10:28:00.004+02:002022-07-16T10:28:23.368+02:00Champagne Le Mont Benoit di Emmanuel Brochet (quasiverticale)<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghG8sJpCKkTyC8CnvkSkuVPkHPPMZI-EUFywu9XLXxYsavixx2h5wr_8P4iAV7FjtmzuFu36F1cAjCKrDIIu2KByf4JtkjHX0satQDTLf9DJehMD4hViXKkSZP1gMtfY8_XiTF-3TXTx7AMtQ_DVUjQ1DzYZ5DB_ZWKgq5jPVH5v8TRVnffNQtlA1u/s1440/foto%20brochet.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1440" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghG8sJpCKkTyC8CnvkSkuVPkHPPMZI-EUFywu9XLXxYsavixx2h5wr_8P4iAV7FjtmzuFu36F1cAjCKrDIIu2KByf4JtkjHX0satQDTLf9DJehMD4hViXKkSZP1gMtfY8_XiTF-3TXTx7AMtQ_DVUjQ1DzYZ5DB_ZWKgq5jPVH5v8TRVnffNQtlA1u/s320/foto%20brochet.JPG" width="320" /></a></div>Ieri sera, 15 luglio, al bricconbacco! si è svolta una bellissima degustazione riguardante lo Champagne Le Mont Benoit di Emmanuel Brochet. Siamo riusciti a tenere da parte una bottiglia per tipo delle annate 2011/2012, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018. Impresa non certo facile, data la nostra sete 😆 e la scarsa disponibilità di bottiglie. Abbiamo comparato le bottiglie a due a due e in questo modo abbiamo potuto capire molto bene quanto l'annata abbia portato al vino. In particolare per esempio abbiamo notato la grossa differenza tra la 2017 e le altre annate, in quanto per la 2017 Brochet ha utilizzato il 70% dei vini di riserva a causa della bassissima produzione (gelata del 6/7 aprile). Ecco appunto che la 2017 è molto più avanti nella maturazione e ha già una nota ossidativa che non a tutti è piaciuta. Per contro la 2016, la 2015 e la 2011/2012 erano fresche e molto minerali. Personalmente la 2011/2012 è da podio perchè è davvero in gran forma, e ha tutte le carte in regola per regalare altre emozioni se bevuta tra qualche anno. Il grosso problema è che non sapremo mai come evolverà perchè le bottiglie sono finite!😆 Abbiamo aperto alla fine anche Les Hauts Meunier 2014 che a noi piace sempre un sacco perchè sa tirar fuori la mentuccia, tra gli altri profumi, ed è sempre elegantemente bilanciato tra freschezza e sostanza. Un campione!<br /><p></p>bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-273576978684987690.post-26263554368104330732022-06-05T11:16:00.003+02:002022-06-05T11:16:51.793+02:00LA RIBOLLA GIALLA E LE SUE DECLINAZIONI, 4 GIUGNO 2022 AL BRICCONBACCO! CLUSONE<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIUVEtSWJyrDWgETaWsWsTx51kOmcHVRLFM0eQiEXytkQYtlf4uiDA3AbCbeDYI6CyUrY6_bb76gA9BzlCJ-I0OvlAWFxn8cMgxpthSTL2KGAZ5UXLnsuzX0y60OROdDR8PEOWxVC1ReaJ9M_skr4Gbp1hD5JGdI5Tbe1PnipXIdiT26QRb19kwtVI/s640/degustazione%20ribolla%20gialla%20giugno%202022.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="316" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIUVEtSWJyrDWgETaWsWsTx51kOmcHVRLFM0eQiEXytkQYtlf4uiDA3AbCbeDYI6CyUrY6_bb76gA9BzlCJ-I0OvlAWFxn8cMgxpthSTL2KGAZ5UXLnsuzX0y60OROdDR8PEOWxVC1ReaJ9M_skr4Gbp1hD5JGdI5Tbe1PnipXIdiT26QRb19kwtVI/w421-h316/degustazione%20ribolla%20gialla%20giugno%202022.jpg" width="421" /> </a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> </div>Spendo questo post per parlare di questi bellissimi vini della degustazione fatta ieri 4 giugno 2022 al bricconbacco! di Clusone. Quattro vini tutti degni di nota, particolari nelle loro caratteristiche e certamente unici nel loro genere. Bello il confronto che ci fa sempre crescere, perchè un conto è bere un vino da solo e un conto è berlo assieme ai suoi simili (o non simili) e cercare di capire il perchè delle differenze.<br /><p></p><p></p><p>Per le prime due ribolle classiche, la Rebula 2019 di Simcic e la Ribolla Gialla Pettarin 2020 di Miani, emerge l'eleganza floreale del vitigno. Giovanissimi, in particolare la Pettarin, leggermente marcata dal legno, come normale deve essere data la gioventu', ma senza esagerazioni. Un pochino più semplice la Rebula e un pochino più complessa nelle note di tiglio, camomilla, erbe aromatiche e gelso bianco la Ribolla Pettarin. Molto lunghi e persistenti e, in particolare per il vino di Pontoni, bisognerebbe avere il magnum sempre a disposizione! nei giorni precedenti la degstazione ho avuto il piacere di dialogare con i due produttori per telefono e con il signor Alecs Simcic anche per mail. Devo dire che sono stati davvero molto disponibili e che mi hanno spiegato la loro filosofia e le annate dei vini in maniera appassionata e disponibile.</p><p>Per quanto riguarda le due ribolle macerate invece, quella di Gravner, annata 2014 parte molto chiusa nel bicchiere; la bocca non è equilibrata e molto acida, ruvida. L'annata non è stata incredibile e c'è stata presenza di botrite nelle uve. Dopo un'oretta circa, il vino si distende, prende la giusta temperatura e tira fuori tanti profumi, dalla ruggine, alla frutta disidratata, dall'albicocca al rosmarino. Molto bello il naso. in bocca rimane poco equilibrato, sospinto da un'acidità un po' fastidiosa e da un corpo non abbastanza potente da accompagnarla. Non so se questa caratteristica sia riconducibile alla gioventu' o appunto all'annata, ma certamente il tempo nel bicchiere giova al vino e lo riporta su una strada un pochino più coerente. Non è la ribolla che mi ricordavo ma, d'altra parte, dialogando con la Signora Mateja Gravner per mail, emerge che l'azienda vinifica l'annata così come si pone, senza interventi in vigna e, appunto, tenendo buoni anche i grappoli con la botrite, che ogni anno puù variare così tanto da far si che i vini ottenuti siano così diversi da vendemmia a vendemmia (non p solo la hotrite certamente che concorre a qeusta diversità ). Alla mia domanda se per loro sia meglio o peggio la presenza più o meno importante di acini con botrite per il risultato finale nel bicchiere, la risposta è stata che non importa perchè appunto sarà lo specchio dell'annata (ma è possibile secondo voi che non si abbia un idea di massima di come si vorrebbe il vino? Che poi la natura farà il suo corso, ci sta, ma che uno abbia una preferenza o un vino ideale, secondo me è giusto ed è normale, senza nulla togliere alla natura...ovviamente sia chiaro che è solo un mio parere personale).</p><p>Per quanto riguarda invece la Rebula Reserva 2013 di Slavcek, i signori Vodopivec, incontrati a Vini Veri ad aprile, sono stati gentilissimi e ci hanno fatto assaggiare anche annate vecchie di questo buonissimo vino, sempre diverso ma con un filo conduttore riconoscibile. Il più aperto al naso, con la sua batteria di fiori macerati, gelsomino e garofano, frutta rossa e gialla, pesca e albicocca e in fine anche folgia di te'. In bocca molto più disteso del precedente, ben equilibrato, quello che tra i macerati è piaciuto di più, nella sua semplice autenticità .</p><p>Grazie di cuore ai produttori che si sono mostrati molto disponibili, in particolare a Enzo Pontoni, un grande e umile vignaiolo, al signor Simcic, gentilissimo e ai Signori Vodopivec, simpaticissimi.</p><p>Alla prossima!<br /><br /></p>bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-273576978684987690.post-15073426939432297982021-04-12T17:55:00.001+02:002021-04-13T22:07:08.363+02:00I bricconi sono tornati! Eccoci con qualche bella bevuta che va ricordata!!!<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOLiv93jxFKoyEfLK7_L7P_vyLHNbjM4uU_65NNJcvs06J524NxWAK31gtPjQVkqlqf7UQy9m9o-p2dXekjnofsV4R9TrEIIE49hvRAe0BG0qQvzUaotzCr8Z09Cf1cZlOcnYIa8AsWgE/s1600/2bd2ac58-c2ff-415d-a0cf-e38ab3cc0ec6.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOLiv93jxFKoyEfLK7_L7P_vyLHNbjM4uU_65NNJcvs06J524NxWAK31gtPjQVkqlqf7UQy9m9o-p2dXekjnofsV4R9TrEIIE49hvRAe0BG0qQvzUaotzCr8Z09Cf1cZlOcnYIa8AsWgE/s320/2bd2ac58-c2ff-415d-a0cf-e38ab3cc0ec6.JPG" width="320" /></a></div>Eccoci qui con qualche bella bottiglia a disposizione e tanta voglia di condividere le nostre esperienze con chi ci vorrà leggere!<p></p><p>Tra le bevute degli ultimi giorni ci sono queste cinque bottiglie di vini rossi provenienti dalla Francia.</p><p>Da sinistra troviamo il blasonatissimo<b> Chambolle-Musigny Premier Cru 2018 Les Amoureuses di Nicolas Groffier</b>. Leggendo qua e là , andando a spulciare le enciclopedie del vino, ho capito che questo Premier per molti è considerato alla stregua di un GC; in ogni caso, relativamente al prezzo, è già così. Allora abbiamo chiesto all'importatore italiano se si poteva già bere oppure se bevendola avremmo commesso un errore (che non volevamo proprio fare, principalmente a causa del prezzo), data la sua giovinezza. Dopo l'ok, con raccomandazione di scaraffare per aprire il vino e fare emergere i profumi, chiedo anche al produttore qualche info per capire se sono sulla buona strada o meno. E così mi ritrovo davanti una risposta spiazzante, ovvero di non scaraffare assolutamente e di bere leggermente fresco, attorno ai 14 gradi. Insomma, la curiosità era tanta e alla fine abbiamo fatto un po' come le circostanza hanno permesso, ovvero temperatura ambiente attorno ai 18 gradi e apertura un paio d'ore prima di berla. Risultato? Eh, quello che non ci si aspettava del tutto, ovvero sicuramente un buonissimo vino, con note di fiori, rosa, balsamico, frutti, pasta di zucchero, arancia sanguinella, pepe verde e potrei andare avanti ancora; ma in bocca non di certo con il peso di un vino della sua tipologia e blasone. Gli manca qualcosa, è assolutamente troppo giovane, e alla fine ci fa pensare ad un prezzo un poco esagerato rispetto a quello che il vino offre. Rimane comunque il dubbio di averlo bevuto in un momento sbagliato (davvero troppo giovane?) e quindi di non averlo atteso come dovuto. Vedremo se saremo così fortunati e lo potremo riassaggiare, magari con qualche anno in più sulle spalle.</p><p>Da qui in poi invece è stata una escalation di emozioni e di bellissimi vini, a cominciare da <b>Chateau Margaux premier Grand Cru Classé 1998. </b>Abbiamo trovato<b> </b>questo nettare divino nella cantina di un ristoratore che voleva venderla. Non ce l'ha regalata di certo, ma alla fine ne è valsa la pena. La domanda che ci siamo posti quando abbiamo messo il vino in scaletta era relativa al distacco di prezzo che corre tra questo vino e altri Bordeaux meno blasonati. Subito una nota mentolata bellissima, con un bel balsamico; poi spezie e frutti rossi a profusione. Tannino meraviglioso e super integrato, elegante. Vino che finisce in un amen!</p><p>Siamo passati poi al super ricercato <b>Hermitage 2007 di J.L. Chave. </b>Quando siamo stati in Rodano, la seconda volta, durante il Marché d'Ampuis, abbiamo citofonato alla cantina Chave per vedere se potevano riceverci, ma senza esito. Ci siamo fatti in compenso un bel giro alla famosa Chapelle de l'Hermitage. Il vino è delizioso: la speziatura della Syrah è esaltante e, con qualche anno sulle spalle, il vino si distende un pochino, anche se avrà ancora molto da dire (sarà così per chi avrà ancora una bottiglia disponibile!) :-) Al naso si susseguono note di pepe rosa, chiodi di garofano, tamarindo, e poi frutta rossa in confettura, ciliegie e amarene. Buono, buono, buono!</p><p>Qui arriva la sorpresa, la bottiglia senza etichetta. Siamo di fronte ad una bottiglia di <b>Grange des Pères 1996 IGP Pays d'Hérault</b>, prodotta ad Aniane, nel Roussillon. Il motivo dell'assenza dell'etichetta risale al fatto che la bottiglia ci è stata regalata dal produttore durante una visita in cantina un paio di anni fa. Inutile ricordare che il signor Vaillé ha lavorato presso cantine super importanti in giro per la Francia prima di acquistare, nel 1989 suppergiù, qualche ettaro da adibire a vigna in una zona secondo molti non vocata alla produzione di vino. In realtà il produttore, che veniva da un mondo completamente diverso rispetto alla viticoltura, riesce a produrre a partire dal 1992 un vino che negli anni si affermerà come uno dei migliori rossi (e anche un super bianco) della zona. A base di syrah, mourvèdre e cabernet (con un piccolo saldo di un altro vitigno autoctono), questa bottiglia dell'annata 1996 parte con note di salamoia e oliva. Dopo un'oretta dall'apertura iniziano ad arrivare i profumi tanto attesi di pan di zucchero, confettura di frutti rossi, ciliegie, balsamico e pepe rosa, liquirizia, spezie calde; zero terziarizzazione, solo qualche profumo più maturo. Tannini bellissimi e vino ancora giovane e scalciante. Mai avrei immaginato di assaggiare un vino senza etichetta così buono!! :-)</p><p>E per finire, un Cornas di una delle due cantine più rinomate e che hanno fatto la storia della denominazione, ovvero Il <b>Cornas 2002 di Auguste Clape. </b>Anche qui gli anni sulle spalle fanno davvero bene al vino che è disteso, elegante e pronto. La speziatura è fine, gran corpo ma meno potenza rispetto alle ultime annate degustate in cantina un paio di anni fa. La conferma che la Syrah e il Rodano sono un'accoppiata piena di sorprese, conferme e meraviglie, cosa che da altre parti non è sempre così ovvia.</p><p>State connessi perchè presto vi porterò altre novità !!! A presto! <br /></p>bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-273576978684987690.post-64990429944048826512018-04-19T16:32:00.002+02:002018-04-19T16:32:50.496+02:00Dulcis in fundo: Vinitaly 2018
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Ed eccoci finalmente (nel senso che siamo alla fine!) a
Vinitaly! Toccata e fuga del 16 aprile ma, avendo sempreil Borda come guida,
riusciamo comunque a fare quasi centocinquanta assaggi! Evvai!!! </span><span style="font-family: Wingdings; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-char-type: symbol; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin; mso-symbol-font-family: Wingdings;"><span style="mso-char-type: symbol; mso-symbol-font-family: Wingdings;">J</span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Non mi dilungherò troppo sulle note di degustazione, quanto
piuttosto sulle aziende che maggiormente mi hanno colpito e che magari tra
qualche tempo potreste anche vedere in enoteca, rigorosamente in ordine sparso.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Tra i piemontesi, assaggiati la mattina per evitare le code,
sono davvero interessanti i <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Barolo di
Scarzello</b>, che esce ora con il 2012 Sarmassa; il <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Perno 13 e il Perno 12 Riserva di Oreste Stefano</b>, piccola cantina
scoperta per caso durante un giretto nelle Langhe, quando il titolare della
Vite Turchese ce lo ha affiancato al Barolo 2012 Cascina Francia di Conterno e
Oreste Stefano non ha affatto sfigurato, con le giuste proporzioni (anche di
prezzo!) ovviamente! </span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Gabutti Boasso</b>
poi ci fa scoprire una gamma con un 2013 molto elegante e <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Margheria 2013</b> molto equilibrato. Subito dopo, da <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Cascina Fontana</b>, tra gli assaggi
colpisce il Dolcetto 2017, davvero croccante e gustoso, come lo sono stati
pochi assaggi nella mia vita, buonissimi anche la barbera e il nebbiolo (non
quello senza solfiti, che è un poco confuso), e buono anche il barolo 2014, in
una versione fresca ed elegante.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Spettacolari anche i vini di <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Guido Porro</b> da Serralunga, con un recentissimo Vigna Rionda 2014
molto buono, in una versione verticale ma anche godibile, che ha il solo
difetto del prezzo!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Anselma</b>, che si
conferma sempre il re dei vini dal super rapporto qualità /prezzo, si presenta con
il <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Vigna Rionda Riserva 2010, </b>ultime
bottiglie, davvero completo e con il <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Barolo
Felice Anselma 2012 riserva dei <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>100 anni</b>
dalla buona struttura e tannino elegante. Inoltre la signora Maria è uno
spettacolo di donna!!! </span><span style="font-family: Wingdings; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-char-type: symbol; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin; mso-symbol-font-family: Wingdings;"><span style="mso-char-type: symbol; mso-symbol-font-family: Wingdings;">J</span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Tra i Brunelli assaggiati, molto molto buoni e in un’ottima
annata, quelli di <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Enzo Tiezzi</b> (che
tra pocco arriveranno anche da noi bricconi!), con il <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Poggio Cerrino 2013 e il Vigna Soccorso 2013</b>, e quindi il Vigna
Soccorso Riserva 2012. Succosi, eleganti, con tannini vellutati. Buoni!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Anche i due ‘canalicchi’, ovvero <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Siro Pacenti e Canalicchio di Sopra</b> ci hanno fatto un’ottima
impressione, con un vecchie vigne 2013 del primo in gran spolvero e il 2013 del
secondo molto elegante.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Forse però il re del brunello di questa edizione, dai miei
assaggi, si rivela <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Le Chiuse di Montalcino</b>,
della cugina di Franco Biondi Santi, per potenza e raffinatezza racchiusi in un
unico sorso.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Chianti Rufina di Selvapiana</b>
super campione di beva!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Bellissima tutta la gamma di <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">San Giusto a Rentennano</b>, che già trovate in enoteca, con il Chianti
Riserva 2015 le Baròncole molto buono, in particolare se pensato vicino al fratello
2014 assaggiato di recente, un po’ scarno, e spaziale il Vinsangiusto, da leccarsi
i baffi! La Ricolma colpisce per essere un merlot con ottima struttura tannica,
in annata buona come la 2015 e il Percarlo 2014, sangiovese, non delude
nonostante l’annata, seppure abbia un sorso leggermente più fresco.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Fantastica anche la batteria del <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Castello dei Rampolla</b>, da Panzano, con un Alceo 2016 (base cabernet
sauvognon) forse internazionale ma sicuramente spettacolare!!! </span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Tappa da <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Capitoni</b>,
azienda della Val d’Orcia, posizionata tra Montalcino e la zona del Nobile;
alcuni dei nostri amici noni sono rimasti ben impressionati dai vini, il <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Frasi</b> in particolare, degustato in una
bella e lunga verticale. A me personalmente ha affascinato la diversità di
questo sangiovese da altri della zona, per la presenza di un naso diverso, giocato
su note salmastre e di oliva, salamoia, pepe e spezie. In realtà anche io ho
trovato i vini un po’ troppo estratti e per certi versi leggermente pesanti, ma
l’annata 2007 ad esempio era ben bilanciata. Da riprovare!!!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Passiamo anche da Cuzziol, per assaggiare qualche vino della
distribuzione. Ci sono solo i ‘base’ ma qualcosa si riesce a capire, come per
esempio che <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Haymann Lowenstein</b> fa
riesling buoni, come pure <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Vincent
Girardin</b> e <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">H. Boillot</b> con gli
chardonnay di Borgogna, mentre invece non colpiscono del tutto i barolo di Paolo
Conterno, sfuocati e a tratti quasi pesanti. </span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Piccola tappa in Friuli ad assaggiare i bianchi di <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Komic,</b> piccola realtà del Collio
Goriziano che lavora molto bene: ottimi<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>e dal favorevole rapporto qualità /prezzo il sauvignon, il friulano e lo
chardonnay.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Ultimi assaggi al padiglione della Campania, per degustare
qualche bianco tipico e qualche aglianico. </span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Bianchi della <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Sibilla
e di Cantina Barone</b> buoni; passiamo poi da <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Raffaele Palma</b> e qui troviamo altri bianchi molto particolari, come
il Ciararis 2015, ginestra in quest’annata al 70% (ma con la nuova annata al
100%) con profumi di macchia mediterranea e fiori, appunto ginestra, pepe
bianco, margherita, agrumi, con una bellissima vena acida. Sempre buono il Puntacroce
(2013 e 2014) in arrivo in enoteca, profumatissimo, tanta materia e sempre bell’allungo
acido e succoso il Rosato 2017 che uscirà l’anno prossimo. Bravissimo Raffaele
Palma!!!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Quintodecimo</b> re
del Taurasi Riserva ma che prezzi ragazzi!!!!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Buoni anche i Taurasi di <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Perillo</b>, annata corrente Riserva 2007 e Riserva 2008, ma che
giovani!!!!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Ci sarebbero da nominare tanti altri assaggi, alcuni più piaciuti
rispetto ad altri (ad esempio Tua Rita vs. San Polino!) ma il mio reportage
finisce qua perché ho scritto un papiro!! Parleranno al posto mio i vini che
tra poco faranno capolino tra gli scaffali del bricconbacco! A presto e state
connessi!!! </span><span style="font-family: Wingdings; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-char-type: symbol; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin; mso-symbol-font-family: Wingdings;"><span style="mso-char-type: symbol; mso-symbol-font-family: Wingdings;">J</span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Grazie a chi avrà avuto il tempo e la voglia di leggere
tutto quanto! Un bicchiere di buon vino se passate dall’enoteca il sabato!!!</span></div>
bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-273576978684987690.post-68330184018947194762018-04-18T10:29:00.003+02:002018-04-18T10:29:38.243+02:00Summa 2018: Magrè arriviamoooooo!!!!
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Domenica mattina 15 aprile alle 6.00 partiamo alla volta di
Magré, verso la super tenuta di Alois Lageder, per assaggiare vini da
produttori provenienti da tutto il mondo, in un clima di tranquillità , relax
fronte vigne: Summa 2018</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Primi ad essere testati sono i crucchi, colazione alcolica
con botta acida inclusa </span><span style="font-family: Wingdings; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-char-type: symbol; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin; mso-symbol-font-family: Wingdings;"><span style="mso-char-type: symbol; mso-symbol-font-family: Wingdings;">J</span></span><span style="font-family: Calibri;">
e a seguire anche mini verticale di Clemens Busch, il riesling Fahlray
Terrassen dal 2011 al 2015.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Che dire, sono buoni! Tutti i GG assaggiati avevano il loro
perché, in particolare il <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Kupfergrube GG
2015 di Hermannsberg</b>, dal Nahe, da uve provenienti da piante vecchie. Naso
che rimane un po’ chiuso e giocato su note più di cereali che di frutta, ma
sorso pieno, deciso, con super acidità ma anche ricchezza. Buono!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Lo stesso per il <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Fahlray
Terrassen di Clemens Busch</b> che, degustato appunto in verticale, ci ha fatto
capire come l’annata 2013 sia stata molto buona (frutta esotica, idrocarburo
fine, ricco, ben bilanciato dall’acidità ), così come la 2015 (in prospettiva) e
la 2011 (più calda ma ottima se bevuta già a partire da ora). </span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Anche il GG di <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Schloss
Vollrads</b> vuole dire la sua, con un alcol più presente (13.5%), sorso pieno,
ricco, ma sempre sorretto dalla spalla acida importante. Il resto della sua
gamma invece non mi colpisce particolarmente perché, seppur siano vini ben fatti,
sono troppo rigorosi, non pieni, molto verticali e senza quella ricchezza che a
me piace nei GG. Son gusti, eh! </span><span style="font-family: Wingdings; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-char-type: symbol; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin; mso-symbol-font-family: Wingdings;"><span style="mso-char-type: symbol; mso-symbol-font-family: Wingdings;">J</span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">C’è anche qualche vino/azienda che non ci ha convinto appieno,
in particolare per le scelte di vinificazione, ma non parliamo di quello che
non ci è piaciuto, perché appunto non ci è piaciuto!!! </span><span style="font-family: Wingdings; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-char-type: symbol; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin; mso-symbol-font-family: Wingdings;"><span style="mso-char-type: symbol; mso-symbol-font-family: Wingdings;">J</span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">--------------------</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Dall’Austria invece assaggi di gruner veltliner, di cui
qualcuno molto interessante, come ad esempio quelli di <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Schloss Gobelsburg</b>, dal Kamptal, in particolare <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">il Ried Gaisberg 1 cru Alte Reben</b>: da
vigne vecchie, un gruner salino, acido, bilanciato tra agrumi e idrocarburi,
giovanissimo, buonissimo!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Ottima tutta la linea di <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">OTT</b>, Wagram, soprattutto il <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Ried
Feuersbrunner Rosenberg</b>, completo, ricco e acido, largo se vogliamo, ma
bello bello!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Ode al <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Ried
Schlossberg 1 cru di Weinsberghof Fritsch</b>, sempre Wagram, forse il più
buono tra i gruner austriaci assaggiati quel giorno, tanta materia e naso
poliedrico.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Riesling molto buono dall’Austria è il <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Ried Steiner Pfaffenberg 2016 Alte Reben di Pichler-Krutzler</b>,
ricco, pieno, equilibrato.</span></div>
<br />
<div style="border-color: currentColor currentColor windowtext; border-style: none none solid; border-width: medium medium 1pt; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .75pt; mso-element: para-border-div; padding: 0cm 0cm 1pt;">
<div class="MsoNormal" style="border: currentColor; margin: 0cm 0cm 10pt; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .75pt; mso-padding-alt: 0cm 0cm 1.0pt 0cm; padding: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri;">Sempre in Austria, altra ode per
la Blaufrankisch di Moric, specialmente la <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Alte
Reben 2011 Lutzmannsburg</b>, rotonda, intensa, un piccolo capolavoro! Qui il
problema è solo il prezzo! </span><span style="font-family: Wingdings; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-char-type: symbol; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin; mso-symbol-font-family: Wingdings;"><span style="mso-char-type: symbol; mso-symbol-font-family: Wingdings;">J</span></span></div>
</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Dopo una pausa con le super frittelle alle mele cucinate
dalle donne di Magrè, con cui abbiamo assaggiato il <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Beerenauslese di Velich</b>, molto buono, passiamo al resto del mondo e
all’Italia in partiolare. Tralascerò anche qui i soliti nomi (Apparita,
Galatrona, Capitelli e parenti) per soffermarmi sulle sorprese.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Partendo dal presupposto che la <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">cantina Pio Cesare</b> è famosa sì, ma non sempre mi ha convinto sui
Barolo prodotti, mi sono accostata alla linea proposta con qualche pregiudizio
per poi ricredermi! Barbaresco 2005 molto buono, così come il Barolo 2004, che
ha davanti a sé ancora molti e molti anni. Bravi!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Buono ma veramente buono il <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Fiorano Rosso 2012 della Fattoria di Fiorano</b>, di un’eleganza
raffinata.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Già assaggiato in altre occasioni il <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Montepulciano d’Abruzzo 2001 di Emidio Pepe</b>, sempre convincente,
bilanciato: anche oggi si conferma un ottimo prodotto.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Tenuta delle TERRE
NERE</b> merita anche una menzione perché i suoi nerelli sono puliti, intensi,
balsamici, molto buoni, in particolare il <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Calderara
Sottana 2016</b>. Hanno più materia rispetto ad altri colleghi, rispetto per
esempio al <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">N’anticchia di Caciorgna</b>,
seppure molto buono, e questo a me piace molto!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Boscarelli</b> e il
nobile, un connubio d’amore perché i vini sono davvero buoni. Non spigolosi
come alcuni assaggiati di recente e nemmeno troppo materici; il giusto
equilibrio. Bravi!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Validissimi i due rossi di <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Mas des Quernes, Languedoc</b>, base mourvèdre, carignan e grenache, un
po’ rustici se vogliamo, ma proprio come piacciono a me!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Verso le sei ci allontaniamo dalla manifestazione per una
pausa e ci ritroviamo poi per la cena allo <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Schwarz
Adler, l’aquila nera di Cortaccia</b>, ristorante con ampia scelta di vini al
bicchiere e in bottiglia e ottima proposta culinaria. Buono il <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Pinot Nero di Strobelhof</b>!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">E l’indomani ci aspetta Vinitaly con altrettanti assaggi
(anzi di più perché qui il Borda ci fa trottare di bestia!!!) </span><span style="font-family: Wingdings; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-char-type: symbol; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin; mso-symbol-font-family: Wingdings;"><span style="mso-char-type: symbol; mso-symbol-font-family: Wingdings;">J</span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Alla prossima!</span></div>
bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-273576978684987690.post-66015600807866102032018-04-17T17:09:00.000+02:002018-04-17T17:09:00.364+02:00Vni Veri 2018: impressioni di un bevitore tanto assetato! :-)
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Una tre giorni impegnativa ma davvero interessante quella
che noi del bricconbacco! abbiamo appena trascorso tra Verona, Cerea e Magrè!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Siamo partiti venerdì 13 aprile alla volta di Cerea e dei
Vini Veri 2018 (non che gli altri vini non siano veri eh!!! </span><span style="font-family: Wingdings; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-char-type: symbol; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin; mso-symbol-font-family: Wingdings;"><span style="mso-char-type: symbol; mso-symbol-font-family: Wingdings;">J</span></span><span style="font-family: Calibri;"> ). Gli assaggi della
giornata che più ci hanno colpito (tolti ovviamente i soliti grandi nomi) in
ordine sparso:</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">SANGIOVESE IGT 2015 MASSA VECCHIA: un sangiovese
estremamente elegante, molto rotondo, abbastanza pronto ma con una bella
acidità che sostiene il vino, con profumi magari non tipicissimi per un
sangiovese ma per un vino davvero molto buono. ALEATICO PASSITO IGT TOSCANA
2015: uno spettacolo! Un passito che quando lo bevi ti sembra quasi di
masticare. Sa di uva passa e ti sembra davvero di masticarla. Strepitoso.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">FERRANDES PASSITO DI PANTELLERIA DOP 2012: stesso discorso
che abbiamo fatto per l’Aleatico di Massa vecchia; qui cambia ovviamente lo
spettro olfattivo, più di frutta gialla passita e candita, cera e miele, ma il
nocciolo della questione è lo stesso!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">SKERLJ MALVASIA VENEZIA GIULIA IGT 2015: profumi davvero
deliziosi per questa malvasia che fa un pochino di macerazione e affinamento in
legno. I profumi sono di albicocca candita e frutta esotica, unitamente a erbe
aromatiche, rosmarino tra tutte. In bocca la tendenza non è amarognola come
accade ogni tanto con i vini macerati; c’è invece un equilibrio davvero invidiabile.
Buono!!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">TAI ROSSO I PIALLI: vitigno poco conosciuto, vino
equilibrato, elegante, con una nota sapida. Bella interpretazione!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">RAINA: da Montefalco, tre vini rossi fatti bene, con un
ottimo rapporto qualità /prezzo. </span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">ZAMPAGLIONE DON CHISCIOTTE, FIANO IGT 2016: bella annata e
bel vino, con i classici sentori di frutta e pietra focaia, morbido ma ben
fatto. Al banco c’erano anche il Fiano 2006 e il 2007, macerati. A mio parere
meglio la versione tradizionale.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">DI SALVO: nero d’Avola IGP 2016. Fuori dagli schemi del
classico nero d’Avola che ha corpo e struttura (oltre all’alcol) da vendere,
questo vino è invece sullo stile dei nero d’Avola che vengono prodotti
ultimamente un po’ da tutti i vignaioli, corpo certo ma anche eleganza e
equilibrio. Una piccola produzione situata abbastanza in alto (500 metri slm),
un vino davvero interessante. Il signor Di Salvo poi è molto affezionato ai
vitigni tipici della zona e tra poco metterà a produzione anche le vigne di
perricone e catarratto. Gradazione alcolica bassa.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">MACCHION DE’ LUPI: una gamma che non assaggiavo da molto.
Ansonica con leggera macerazione davvero particolare, delicata su note floreali
e di frutta, leggera spezia, alcol equilibrato. Rossi rotondi ma non banali! </span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">GUTTAROLO CRISTIANO: Da Gioia del Colle primitivo, negramaro
e susumaniello tutti annata 2016 abbastanza atipici, con gradazione di 13 gradi
e leggiadria da vendere. Legno inesistente, solo acciaio e in un caso anfora.
Freschi e varietali. </span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">BODEGAS LA SENDA LA BARBACANA 2016: vino interessante da uve
tinto, alicante e bouchet, vigne vecchie. Pochissime bottiglie, eleganza ed
equilibrio per vini fatti in alto, tra i 500 e i 600 mt slm. Per nulla austeri,
anzi, con gradazione alcolica di 13 gradi. Profumo che va dai fruttini alla
spezia, morbido ma con una bella vena acida. Questa è un’azienda che ci piace
molto! Peccato non ci siano mai troppe bottiglie disponibili…</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Potrei citare altri produttori e altri vini interessanti
tanto quanto quelli appena descritti (vedi Bea, De Fermo, Rinaldi, Slavcek,
Antoniotti, Cascina delle Rose, Colombera e Garella, Nikolaiof,Redondell ecc.),
ma quest’anno mi piace porre l’attenzione su aziende magari leggermente meno
famose ma di sicuro con prodotti altrettanto buoni, provenienti dal lavoro
attento e rigoroso di vignaioli rispettosi dell’ambiente e delle tipicità dei
propri luoghi di origine.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Questo era Vini veri 2018! Alla prossima per Summa e
Vinitaly!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<o:p><span style="font-family: Calibri;"> </span></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<o:p><span style="font-family: Calibri;"> </span></o:p></div>
bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-273576978684987690.post-5415710639154524902018-01-30T17:33:00.004+01:002018-01-30T17:33:51.121+01:00GITA IN RODANO (COTE ROTIE)Questo post è dedicato alla nostra gita in Rodano di fine gennaio 2018.<br />
Siamo partiti in 7 impavidi la mattina alle 2.00 per arrivare ad Ampuis alle 9.00, giusto in tempo per la prima visita e degustazione della giornata presso il <strong>Domaine Garon</strong>. <br />
Qui abbiamo assaggiato solo alcuni vini, dei quali quelli secondo me degni di nota sono stati Les Triotes e Les Rochins (da botte).<br />
<br />
A seguire, dato che questo appuntamento è durato meno del previsto, abbiamo citofonato al signor <strong>Bernard Burgaud</strong> il quale ci ha accolto nella sua cantina e ci ha fatto assaggiare il Cote Rotie 2015 e il Cote Rotie 2014. Nonostante la sua avversione per tutto ciò che suoni come 'naturale', 'bio' o simile, il signor Burgaud ci ha fatto un'ottima impressione, un po' rustica, come il suo Cote Rotie, ma autentica. Il vino infatti, da parcelle -precisamente tre- tra la Cote Brune e la Cote Blonde ha una eleganza tutta sua, accompagnata da un tratto appunto rustico che lo ha contraddistinto rispetto alla gran parte degli assaggi successivi. 2015 sopra il più magro e incompleto 2014. Un Accomasso della Cote Rotie!!! :-)<br />
<br />
Dopo un frugale pranzo all'enoteca di Ampuis, in cui abbiamo bevuto La Barbarine 2015 di <strong>Gangloff </strong>(rimane chiuso a riccio anche dopo una mezzoretta dall'apertura ma ha una bocca davvero tesa ed elegante; trattasi comunque di 90 euro di vino!), ci dirigiamo verso il <strong>Domaine Gerin</strong>, vicinissimo.<br />
Ci accoglie il figlio, megamacchinozzo e quattro minuti di ritardo!, che ci fa assaggiare buona parte dei vini ma non Landonne e Viaillière. Buoni, ok, ma senza i due carrarmati che assaggio è? Che poi la Viallière l'abbiamo potuta comprare, ma La Landonne no (aveva una 2012 a 200 euro!!!!!!!!!!!).<br />
Ecco, in Rodano i prezzi sono tanto tanto alti un po' ovunque! :-(<br />
<br />
Chiuso il capitolo Gerin, alle 14.30 ci attende per un super appuntamento <strong>Monsieur René Rostaing</strong>. <br />
Si assaggia tutto, Landonne e Cote Blonde (100/100 Parker) compresi. Il primo, con un'arancia sanguinella super e la lavanda a spiccare sul resto (la violetta è citata anche in etichetta!), fine ed elegante ma lungo ed intenso. Il secondo, il mostro sacro, con un naso più sfaccettato, sempre su note di arancia sanguinella accompagnata qui da ciliegie sotto spirito, confettura di amarene, spezie orientali, un tocco balsamico dolce e tanto altro. Più caldo e ancora più avvolgente rispetto alla Landonne. Davvero il migliore assaggio del giro. <br />
Non meno degno di nota, con le dovute differenze, l'Ampodium, il Cote Rotie dalle 19 parcelle restanti (le altre 6 per i due capolavori): una miniLandonne certamente meno sfaccettata ma altrettanto interessante, considerando anche il diverso prezzo. Una bellissima esperienza!<br />
<br />
Siamo stanchi, in piedi da più di 14 ore ormai, ma la sete di bontà non ci ferma e citofoniamo al Domaine Alain Voge, a Cornas (che si pronuncia proprio 'Cornas', con l'accento sulla A!). Gentilissimo il signore che ci accoglie mentre sta uscendo per andare dal barbiere proprio il signor Voge in persona! dagli assaggi ci colpiscono maggiormente il Vieilles Vignes 2015 e Les Vieilles Fontaines 2015. Spettacolo! Più giocati sull'eleganza che sulla ciccia, ma comunque dotati di un'ottima struttura, il Vieilles Fontaines ha un'intensità davvero bella, con profumi stratificati, dalla frutta rossa alle spezie ai fiori. Si sente l'apporto della vigna vecchia e qui, in più troviamo una selezione delle botti del Vieilles Vignes 2015. Superlativo! Se non prenderà i 100/100, poco ci mancherà .<br />
<br />
Eccoci infine, adesso davvero stanchi e assonnati ma sempre curiosi di novità , sotto la pioggia incessante che gonfia il Rodano come una zampogna, a casa di <strong>Guillaume Gilles</strong>, o meglio nella cantina che gli ha prestato Robert Michel. Qui ragazzi non si scherza! Un uomo semplice, con le mani e i vestiti logori di lavoro, ma con gli occhi luccicanti di chi ha l'entusiasmo per quello che fa, con la stessa passione che trasmette agli altri. I vini rispecchiano tutto questo, a partire dal Cornas Les Chaillots 2015, con naso di zenzero candito, rosa, geranio, anguria, frutta rossa, pepe rosa, insomma uno spettacolo di profumi e una bocca vellutata, decisa ma super elegante; il rapporto qualità /prezzo (se così possiamo dire) più interessante del giro. Si assaggia anche qaualcosa di vecchio, interessante esercizio per capire l'evoluzione dei suoi vini, ma il 2015 spacca!!! Grande signor Guillaume!<br />
<br />
Chiudiamo la giornata alla Ruche, bistrot con ottima cucina francese senza troppe salse e ottima carta dei vini (ma che prezzi!!!); qui assaggiamo l'interessantissimo VdP 2015 di <strong>Gonon</strong> che per essere un vinello di paese (anche se a 40 euro) è proprio buono!!! Buono anche il Cote Rotie 2015 di <strong>Balthazar</strong>.<br />
<br />
Secondo giorno meno intenso: è sabato e, a parte gli appuntamenti già fissati, è difficile ottenerne di nuovi Partiamo alle 9.00 con visita da <strong>Clusel Roch</strong>. Qui la farò breve perché sono tutti buoni i suoi vini!!! Se vogliamo trovare l'eccellenza, citofonare Les Grands Places 2015, lieu-dit della Cote Brune, più scuro e materico del Viaillières 2015, tannino presente ma elegante, con 30% di grappolo intero. Sicuramente da aspettare. Viaillières appunto meno strutturato e più pronto, elegante. Buonissimi entrambi!<br />
<br />
Passiamo poi da <strong>G. Barge, </strong>con vini che purtroppo non mi sono piaciuti, incompleti, manca qualcosa. Tutta la gamma ne risente, anche il loro fiore all'occhiello, la cuvé Duplessy 2015. Peccato, riproveremo i vini in un'altra occasione!<br />
<br />
Arriviamo quindi da <strong>Francois Villard</strong>, il re del Condrieu e del Saint Joseph. A me non hanno fatto impazzire in generale i vini di Condrieu, perché il viognier non finisce di impressionarmi, in quanto la materia glicerica così presente a discapito della mineralità e acidità non contribuisce al mio ideale di vino. Questi sono Condrieu certamente più precisi e se vogliamo minerali rispetto ad altri, ma il prezzo mi fa comunque desistere dall'acquisto. Il Villa Ponticiana 2015 sarà un assaggio che farò volentieri tra qualche tempo.<br />
<br />
E' il momento dell'ultima visita della giornata, da <strong>Patrick Jasmin</strong>. A parte la simpatia del personaggio, divertentissimo!, che ha anche una cantina personale ben fornita (Daguenau, champagne accatastati ecc), i suoi vini sono proprio buoni!!! Sperimenta con le selezioni di botti da 600 lt. La Giroflarie 2015 è molto buona. Da 12 parcelle tra Cote Blonde e Cote Brune. Già profumi sfaccettati, bocca tesa, non troppa struttura ma vino decisamente elegante, equilibrato. Oléa 2015, selezione di Cote Rotie, che uscirà a giorni, davvero super! Qui siamo all'altezza dei grandi. <br />
<br />
La mattina seguente. prima di partire per il rientro, visita al<strong> Domaine du Colombier</strong> a Tain d'Hermitage. Dopo le dovute foto alla Chapelle e alle targhette dei vari Chave, Chapoutier, ecc, per dire 'noi ci siamo stati'!!!, ci accoglie il proprietario e ci fa assaggiare tutto, compresi i campioni da botte. Tutti i vini, leggermente più scuri rispetto ai Cote Rotie, hanno un filo conduttore comune, a partire dai profumi, oliva e violetta in primis. In bocca sono potenti ed eleganti allo stesso tempo. La Cuvé Gaby 2015, il Crozes hermitage, è ben fatto, ma il vino decisamente migliore è l'Hermitage 2015, un trionfo di profumi, tannini potenti, certamente da aspettare ma è tanta roba! <br />
<br />
In conclusione possiamo dire che il Rodano stupisce per l'alta qualità dei vini, la bruttezza delle cittadine, il fascino delle vigne spoglie d'inverno, la simpatia dei produttori, i cartelli stradali inutili e le segnalazioni mancanti. Aprite il portafoglio, gente, perché costano ma sono troppo buoni!!!!! :-)<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-273576978684987690.post-9935126972025133152015-08-20T10:42:00.003+02:002015-08-20T10:42:45.449+02:00DEGUSTAZIONE DEI 4 VINI BIANCHI DI KUENHOF DI BRESSANONE<table id="templateContainer" style="width: 600px;"><tbody>
<tr><td><table id="templateBody" style="width: 600px;"><tbody>
<tr><td class="bodyContainer"><table class="mcnTextBlock" style="width: 100%px;"><tbody class="mcnTextBlockOuter">
<tr><td class="mcnTextBlockInner"><table class="mcnTextContentContainer" style="width: 599px;"><tbody>
<tr><td class="mcnTextContent"><h1>
DEGUSTAZIONE DEI 4 VINI BIANCHI DI KUENHOF DI BRESSANONE, venerdì 21 agosto dalle
17.00 alle 23.00 al bricconbacco! di Clusone...</h1>
<br />
<br />
</td>
</tr>
</tbody></table>
</td>
</tr>
</tbody>
</table>
</td>
</tr>
</tbody></table>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<table id="templateColumns" style="width: 600px;">
<tbody>
<tr>
<td class="columnsContainer" width="50%">
<table class="templateColumn" style="width: 100%px;">
<tbody>
<tr>
<td class="leftColumnContainer"><table class="mcnTextBlock" style="width: 100%px;">
<tbody class="mcnTextBlockOuter">
<tr>
<td class="mcnTextBlockInner">
<table class="mcnTextContentContainer" style="width: 300px;">
<tbody>
<tr>
<td class="mcnTextContent">
Venerdì 21 Agosto dalle ore 17.00 alle ore
23.00, al bricconbacco potrai assaggiare i 4 freschissimi vini
dell'Azienda Kuenhof di Peter e Brigitte Pliger di Bressanone. Si
partirà con il Veltliner, poi si degusterà il Sylvaner, quindi
il Traminer ed infine il famoso e pluripremiato Riesling
Kaiton. L'annata dei vini è la 2013, in quanto la 2014 non è ancora
uscita. Con un annetto sulle spalle, questi vini sprigionano al meglio
ogni profumo e svelano meglio le loro caratteristiche salienti quali la
freschezza, la giusta acidità e la grande sapidità ; in realtà il
Riesling si dovrebbe gustare a partire dai 4/5 anni d'età per riuscire a
carpirne tutte le sfumature...ma 'accontentiamoci' di questo 2013!! Il
costo dei 4 calici è di euro 10.00!! Non mancare, ti aspettiamo!!
</td></tr>
</tbody></table>
</td></tr>
</tbody></table>
</td></tr>
</tbody></table>
</td></tr>
</tbody></table>
</td></tr>
</tbody></table>
bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-273576978684987690.post-83981880362627644522015-06-29T10:20:00.002+02:002015-06-29T10:20:12.489+02:00
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Voglia d'estate e voglia di bere qualche buon vino
bianco....</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">ecco che ieri qualche buon vinello, in compagnia, ce lo
siamo bevuto!!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">In particolare, da ribere sicuramente:</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">CHAMPAGNE SALON 1999: potente ma anche molto elegante, non
particolarmente dosato, con bollicine molto fini e delicate; peccato che costi
un botto, se no si potrebbe riempire la cantina!!!!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">GAJA & REY 1987: chardonnay con un'ottima tenuta nel tempo: non gli si danno i suoi 28 anni! Note tipiche con sentore
finale dolce al naso, mentre è secco e persistente in bocca, con un'eleganza e
una compostezza che in Italia non hanno in molti...</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">LES CHALASSES MARNES BLEUES Savagnin 2012 Ganevat: dallo Jura, regione della Francia, una
bellissima scoperta! Sorso salato e acido, ricorda vagamente un riesling
d'Oltralpe. Profumi tropicali, e beva facile e gustosa.</span></div>
bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-273576978684987690.post-19470779658492884522015-05-04T12:01:00.001+02:002015-05-04T12:01:24.057+02:00FF Four Falanghina: Cantina San Paolo e i quattro Cru di Falanghina
<br />
<div style="text-align: justify;">
Ieri sera ci siamo bevuti quattro bei vinelli,
quattro bottiglie di Falanghina Beneventana della Cantina San Paolo, annata
2012, vinificati a partire da uve identiche ma di differenti zone. I vini si
chiamano:</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Aria – vino da uve coltivate su terreno argilloso-calcareo
appena pietroso</div>
<br />
Acqua – vino da uve coltivate su terreni sabbiosi da una zona che
precedentemente ha ospitato il letto di un fiume<br />
<br />
Terra – vino da uve coltivate su terreni di argilla compatta<br />
<br />
Fuoco – vino da uve coltivate su terreni sabbiosi con influenza vulcanica<br />
<br />
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Quattro bottiglie di FALANGHINA
BENEVENTANA dello stesso clone, vinificate allo stesso modo, dallo stesso
enologo, ma provenienti da quattro zone con conformazione del terreno
completamente diversa</i>. <br />
<br />
Partiamo dal primo, Aria, colore giallo con riflessi verdolini, molto fresco
e beverino, con sensazioni fruttate e floreali evidenti. Il secondo, Acqua,
aggiunge a queste sensazioni un che di più maturo (frutta gialla matura); anche
il colore è leggermente più carico. Terra e Fuoco sono molto più strutturati,
con sensazioni di fiori anche appassiti, mineralità molto marcata e aciditÃ
sempre presente.<br />
<br />
Insomma: <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>caratteristiche gustative davvero
diverse, in un crescendo di complessità , struttura e profumi, il tutto in
maniera magistrale. E’ quasi come se l’azienda avesse deciso di vendemmiare dei
Cru singoli di falanghina, alla maniera francese. Le bottiglie prodotte sono
molto poche, circa un migliaio per tipologia, ma l’esperimento è senza dubbio unico.<br />
<br />
Noi ce le siamo scolate da sole, senza ritegno ( <span style="font-family: Wingdings; mso-ascii-font-family: "Times New Roman"; mso-char-type: symbol; mso-hansi-font-family: "Times New Roman"; mso-symbol-font-family: Wingdings;"><span style="mso-char-type: symbol; mso-symbol-font-family: Wingdings;">J</span></span> ) e senza abbinamenti,
ma in effetti ci sarebbe stato bene del buon pesce, magari cucinato in diversi
modi!!<br />
<br />
Grande la Cantina San Paolo e grande l’enologo Vincenzo Mercurio!<br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<o:p> </o:p></div>
bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-273576978684987690.post-774028598619963202015-04-20T11:34:00.000+02:002015-04-20T11:34:45.600+02:00LA SBEVAZZATA DEL MESE!!!!!
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">DOME PERIGNON ROSE’ 2000:</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Rosa-arancio<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>color
buccia di cipolla, naso su frutta rossa, fragola, erbe aromatiche, sorso
leggiadro, perlage finissimo, non esageratamente lungo. Tra i presenti non
colpisce tutti allo stesso modo…</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">CHABLIS MONTS MAINS 2008 RAVENAU:</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Spettacolare Chablis, giallo paglierino scarico; al naso
note di frutta, ananas in diverse sfumature, fiori bianchi, semi di finocchio,
fieno; in bocca è di sorprendente equilibrio, grosso ma non grasso, acidità ben
bilanciata da una nota morbida legata al frutto, teso ma leggero, molto
persistente. Decisamente buono.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span lang="EN-US" style="mso-ansi-language: EN-US;"><span style="font-family: Calibri;">BOURGOGNE
BLANC 2009 LEROY:<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Parte maluccio, non convince né al naso né in bocca. Dopo qualche
tempo si ripulisce e esce meglio, risultando di struttura ma elegante, con note
di cera e fiori al naso e con decisa mineralità .</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">POMMARD <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>vielles
vignes 2005 VOILLOT:</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Naso incredibilmente cangiante, in pochi minuti vira dal
frutto alla spezia, al balsamico (pino silvestre), per finire con note di spuma
ed erbe aromatiche. Anche in bocca colpisce per la nota acida ancora presente e
per la sua dirompente eleganza. Proprio buono.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">ECHEZEAUX 2009 DOMAINE DE LA ROMANEE-CONTI:</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Un pinot nero esplosivo: frutti di bosco, spezie, crème
brûlée, geranio, sandalo, rosa, ciliegia sotto spirito, more, pasta di zucchero….mamma
mia che intensità !!! In bocca risulta molto molto elegante, di persistenza
davvero invidiabile, pieno, avvolgente. Un mostro! Non c’è stata la possibilitÃ
di riprovarlo il giorno dopo perché è stato volatilizzato quasi all’istante e,
se dobbiamo proprio trovare una piccola pecca (ma ad averne di pecche così!), dopo
aver fatto uscire parecchie sfumature di profumi, si ferma un pochino e rimane
per un po’ fermo sulla nota fruttata. Ma poi finisce, e quindi chi lo sa come
sarebbe potuto diventare! </span><span style="font-family: Wingdings; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-char-type: symbol; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin; mso-symbol-font-family: Wingdings;"><span style="mso-char-type: symbol; mso-symbol-font-family: Wingdings;">J</span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">CORNAS 2002 CLAPE:</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Dopo l’Echezeaux sarebbe stato difficile provare un altro
pinot nero e quindi abbiamo optato per questo Cornas che, 100% Syrah, colpisce
per la sua decisa propulsione. Al naso tante spezie, in bocca un’ottima
struttura, sorretta da una trama tannica ormai ben integrata ma da una vena
acida ancora pulsante. Sorso avvolgente e buona persistenza. Molto buono.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">BAROLO VIGNA RIONDA 1999 MASSOLINO:</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">All’inizio un po’ austero, si rivela poi molto affascinante.
Naso complesso, con note tra il frutto e le spezie, la radice e i fiori rossi anche
macerati, colpisce molto per le sensazioni gustative: bocca molto tesa, ancora
una nota acida, tannini abbastanza ammorbiditi ma che necessitano di qualche
tempo in più per distendersi meglio. Sembra un po’ chiuso all’inizio, ma si
apre poi e ti ammalia fino a farti venir voglia di rimetterlo al naso e di
riassaggiarlo. C’è la curiosità di riprovarlo tra qualche anno. Davvero molto
buono.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">BRUNELLO DI MONTALCINO 1994 BIONDI SANTI:</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Altro mostro! In senso buono ovviamente! Al naso dapprima
tira fuori qualche nota terziaria di troppo, per poi mostrare invece la sua
eleganza e complessità . In bocca è ancora giovanissimo! Si capisce che è
pensato per invecchiare ancora e ancora…</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Bella serata e gran bella bevuta!!!!! </span></div>
bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-273576978684987690.post-69065399764369214132015-03-30T11:31:00.001+02:002015-03-30T11:31:09.604+02:00E INFINE…VINITALY 2015
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Non potevamo mancare di certo alla manifestazione che, più
di tutte, raccoglie produttori da diverse zone e con diversi vini. Ed eccoci
qua, in coda per due ore, ma ne varrà la pena!!!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Dopo aver salutato i nostri produttori del cuore (Kuenhof –
grande Riesling 2014 - e Montanaro – che buona la grappa Dalapè 1999), possiamo
dedicarci ad assaggi vari. Alcuni tra i migliori (per noi, tra i milioni di
assaggi che si potevano fare, e tra quelli che abbiamo invece realmente fatto):</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Sauvignon<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e Pinot
Nero Gumphof, Lagrein Riserva e Santa Maddalena Riserva di Gojer, Lamarein 2005
di Mayr, Moscato Rosa di Franz Haas (che buono!!!), l’intera linea di Burlotto
(ottimo il Barolo Monvigliero 2011), la Pelaverga dei Fratelli Alessandria, il
Brunello 2010 di Canalicchio di Sopra, così come il Rosso di Montalcino 2013; e
ancora il Rosso di Montalcino 2013 di Fuligni. Verso sera ci imbattiamo in uno
stand che recita:<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>‘Le Ali di Mercurio’.
Qui ci fermiamo e finalmente assaggiamo vini di realtà per lo più sconosciute
per noi, che hanno in comune il progetto e l’enologo, come ad esempio la Coda
di Pecora de Il Verro, i buoni Spaccasassi e Monacello della tenuta dei Monaci
di Matera, il profumatissimo e sapido Costa d’Amalfi bianco di Raffaele Palma,
la Biancolella da vigne vecchie delle Antiche Cantine Migliaccio dell’isola di
Ponza, e i tre moschettieri, ovvero i tre vini della DOC irpina Campi
Taurasini, tutti prodotti nello stesso modo (vini che condividono uvaggio,
tecniche di vinificazione, enologo e agronomo, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ma che ottengono risultati completamente
differenti, grazie al differente tipo di terreno). Dopo la sosta in questo
stand, contenti per le nuove scoperte e per la conferma di quelle già fatte, ci
rimettiamo in auto, direzione Clusone, stanchi ma moolto moolto soddisfatti! </span></div>
bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-273576978684987690.post-71537837846667986152015-03-30T11:30:00.003+02:002015-03-30T11:30:42.406+02:00DOMENICA E SI RIPARTE! SUMMA 2015 A MAGRE’ (BZ)
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Il <b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Summa 2015</i></b> è una manifestazione
enogastronomica alla quale non si può affatto rinunciare per qualità degli
assaggi e suggestiva bellezza della location, oltre che per il nobile fine
umanitario.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Ore 10.30 e siamo su, bicchiere in mano e tanta tanta
seteeeeeeeeee!!! </span><span style="font-family: Wingdings; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-char-type: symbol; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin; mso-symbol-font-family: Wingdings;"><span style="mso-char-type: symbol; mso-symbol-font-family: Wingdings;">J</span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Si inizia con i vini dei produttori situati nel granaio, al
primo piano del maso di Alois Lageder, magistrale padrone di casa.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Si tratta di riesling e bianchi d’oltralpe
(Germania e Austria).</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Su tutti, ottime impressioni ci ha fatto il Lagenlois
Seeberg Riesling 2013 di Loimer, il Nonnemberg Riesling 2009 di Georg Breuer,
con un’acidità tenuta a freno da un minimo residuo zuccherino; sublime il
Felsenberg Grosses Gewachs 2013 di Donnhof, complesso, tra note di frutta con
polpa bianca, fiori bianchi e leggera spezia candita, minerale e incisivo,
proveniente da suolo vulcanico. Bella tutta la gamma di Kunstler e di Robert
Weil, con il Kiedrich Grafenberg Riesling Trocken GG 2013 di quest’ultimo in
grande spolvero (grande frutto e grande mineralità ). Lungo e dritto il
Falkenberg Riesling GG 2013 di Bruder Dr. Becker. </span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Decisamente goduriosa tutta la linea di Jacob Kuhn, con
Sankt Nikolaus e Doosberg in primo piano (che intensità di profumi <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e che acidità !!!!). Per non parlare del Trockenbeerenauslese
Kranachberg da uve Sauvignon di Sattlerhof, un vero nettare degli dèi!!! In
realtà i crucchi ci piacciono eccome, ma dopo parecchi assaggi, lo stomaco
comunica al cervello che serve un antiacido ( </span><span style="font-family: Wingdings; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-char-type: symbol; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin; mso-symbol-font-family: Wingdings;"><span style="mso-char-type: symbol; mso-symbol-font-family: Wingdings;">J</span></span><span style="font-family: Calibri;">
) e quindi ci appropinquiamo al secondo piano, per assaggi un po’ più
‘normali’!!! </span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Ecco che incontriamo realtà più vicine a noi, come ad
esempio il Capitel Croce 2013 di Anselmi, la linea del Nobile di Montepulciano
di Boscarelli,il buon Bogginanfora di Petrolo, insieme al Galatrona, l’ottima
gamma di Castello di Ama, con Casuccia e Apparita in gran spolvero (della
Casuccia, al pomeriggio, abbiamo degustato diverse annate: 1997, 2001, 2004,
2006, 2007, 2011, in una verticale condotta da Marco Pallanti, il proprietario.
Davvero ottime la 2001 e la 1997).</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Montevertine che non si smentisce mai, con un buon
Montevertine 2012; La Raia con i suoi Gavi; Le Macchiole con Messorio 2011 e
2000 a confronto (in realtà il 2000 sembrava un tantino evoluto). Decisamente
godurioso il Fioranello 2012 della Fattoria di Fiorano (ottimo anche il Fiorano
2010 ma che prezzo!!!). Rosé di Pol Roger da bere a litri, così come la (un
pochino cara!) linea di Cavalleri…</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Campi Magri Valpolicella Superiore Ripasso 2012 di Corte
Sant’Alda da noi sempre preferita rispetto all’Amarone, per prontezza e
freschezza.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Concludiamo con la degustazione di olio extra vergine: su
tutti, l’olio della tenuta di Biserno, davvero buono.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Pranzo in compagnia del Pastificio Verrigni (spettacolari
paccheri bio con crema di ricotta e borragine).</span></div>
bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-273576978684987690.post-9658942066783501062015-03-30T11:30:00.000+02:002015-03-30T11:30:24.200+02:00CONTENTI E UBRIACHI: una tre giorni all'insegna del buon bere!
<span style="font-family: Calibri;">Siamo tornati da tre giorni impegnativi e faticosissimi!
Sempre a bere, bere, bere e ancora bere…..ma ovviamente bere per degustare, non
per far la ciuca (anche se ci siamo andati mooolto vicini!) </span><span style="font-family: Wingdings; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-char-type: symbol; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin; mso-symbol-font-family: Wingdings;"><span style="mso-char-type: symbol; mso-symbol-font-family: Wingdings;">J</span></span><br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Si inizia con la manifestazione <b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Vini Veri a Cerea (VR)</i></b>
alla quale abbiamo partecipato venerdì scorso. Ci siamo arrivati un po’ in
ritardo ma qualcosa di interessante siamo riusciti ad assaggiare comunque!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Qualche vino che ci ha colpito? Sicuramente il prorompente
Montefalco Sagrantino Pagliaro 2007 di Paolo Bea, il Kurni in uscita (che
stavolta, detrattori oppure no, non si può non ammettere un’ottima bevibilità ,
certamente maggiore rispetto ad altre annate più ‘grasse’), la Querciola 2010 e
l’Aleatico Passito di Massa Vecchia (il primo intenso ed elegante al tempo
stesso, il secondo, uno dei nostri passiti preferiti, in perfetta armonia tra
acidità e dolcezza, con tannini delicati e avvolgenti); a proposito di passiti,
non potevamo mancare l’assaggio del passito di Pantelleria di Ferrandes, due
campioni di 2007, presi da due vasi vinari differenti; il primo più su note di
caffè e tostatura, mentre il secondo su frutta candita e fiori. Buono
l’elegante Brunate 2011 di Rinaldi Giuseppe e sempre nelle nostre corde la
Ribolla 2009 di Slavcek, roba che appena la bevi ti viene voglia di spaghetti
con i frutti di mare… </span><span style="font-family: Wingdings; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-char-type: symbol; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin; mso-symbol-font-family: Wingdings;"><span style="mso-char-type: symbol; mso-symbol-font-family: Wingdings;">J</span></span></div>
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<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Calibri;">Habemus di San Giovenale sempre convincente, così come il
Allegracore Etna Rosso 2013 di Fattorie Romeo del Castello (fa solo acciaio e
noi lo abbiamo preferito in questa sede al fratello maggiore Vigo 2012).
Veramente ottimo rapporto qualità prezzo per i vini di Les Clos Perdus, Mire la
Mèr e Extrème su tutti. Ci sono anche molte altre aziende degne di nota, anche
per il comparto alimentare (sublimi i succhi di frutta di Casa Matilda)… giunge
la sera e si torna a casa, pronti a ripartire per un’altra giornata
interessante!</span></div>
bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-273576978684987690.post-1071187571270018162015-02-09T11:01:00.002+01:002015-02-09T11:01:34.676+01:00Oslavje 2004 Radikon<span class="userContent" data-ft="{"tn":"K"}">Siccome siamo dei beoni (!!) ieri sera ci siamo concessi anche l'Oslavje 2004 di Radikon, per rimanere in tema di macerazione sulle bucce e di Collio sloveno... che buono! La particolarità di questo vino, come di molti macerati, è che non deve essere servito freddo ma alla temperatura dei vini rossi (così consiglia il produttore). Noi l'abbiamo bevuto a circa 13 gradi, né caldo, né esageratamente freddo, e col tempo, man mano che si scaldava, abbiamo percepito sentori sempre diversi (dalla frutta secca ai fiori secchi, all'albicocca appassita, al tè bianco....). Un vino 'bianco' (per così dire!) di oltre 10 anni che stupisce!</span>bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-273576978684987690.post-46852885481756864822015-02-09T11:00:00.004+01:002015-02-09T11:00:50.723+01:00Ribolla 2010 Selezione Il Carpino<span class="userContent" data-ft="{"tn":"K"}">Può piacere e può non piacere, di certo stupisce: Ribolla Gialla 2010 Il Carpino.<br /><span> Colore autunnale, giallo ambrato con riflessi ramati (macerazione sulle bucce). Al naso abbiamo notato sentori di fiori secchi, mallo di noce, frutta appassita, ambra e legno. In bocca il vino è pieno, leggermente tannico, giustamente acido, con finale ammandorlato. Noi l'abbiamo bevuto accompagnandolo con polenta e acciughe sottolio....................ci</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span> sta!!!</span>bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-273576978684987690.post-30494459797641363842014-08-05T15:49:00.002+02:002014-08-05T15:49:06.900+02:00Sabato 9 agosto a Clusone serata degustazione birre artigianali italiane Ciao a tutti!
<br />Sabato 9 agosto pomeriggio e sera, in occasione del BaraDay&Night,
saremo presenti a Clusone, fuori dal negozio, con un piccolo stand e con
Artigianbeer di Ponte Nossa. Potremo degustare in compagnia tre birre
artigianali italiane alla spina! Speriamo che anche il Sig. Meteo beva
un pochino e ci porti il sereno per l'occasione! <span class="moz-smiley-s1" title=":-)"></span>
<br />Accorrete numerosi!!!
<br />ciao a tutti,
<br />bricconbacco&artigianbeer
bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-273576978684987690.post-5170418308434693592014-07-22T11:46:00.001+02:002018-04-20T10:16:32.535+02:00Marie Noelle Ledru: lo Champagne che ci piace!Scoperto questo piccolo produttore (produttrice in realtà ) ad una degustazione tra amici, abbiamo deciso di acquistarne qualche bottiglia anche per il negozio; in particolare abbiamo aggiunto il base G.C. Brut, il G.C. Brut 2009, il G.C. Demi Sec e il 'super' Blanc de Noirs Cuvée de Goulté 2008.<br />
Che dire? Negli assemblaggi di Chardonnay e Pinot nero si avverte una nota comune di freschezza e sostanza al contempo; nel Blanc de Noirs si aggiunge a ciò una completezza e una struttura più palpabili, con note leggermente più evolute.<br />
A noi sono piaciuti, in particolare il Grand Cru Brut 2009, vino che unisce tutte queste sensazioni e mette d'accordo praticamente tutti! <br />
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<br />bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-273576978684987690.post-64371068766630582742014-04-10T12:22:00.002+02:002014-04-10T12:22:39.942+02:00Vinitaly 2014: reduci da una 'tre-giorni' interessante ma anche da demolizione fisica!!A breve anche un resoconto per la manifestazione enoica con la 'M' maiuscola.<br />
Su tutti, così a mente fredda, merito a Tiezzi (con Brunello e Rosso q/p e buoni davvero!), Collemattoni (idem), Marisa Cuomo (con i bianchi più profumati del solito ma sempre precisi e verticali), Kuenhof (con tutti e dico TUTTI e 4 i vini in gran spolvero), Salvioni (con un Brunello 2009 - annata calda- abbastanza fresco ed elegante, ma certamente caro!), Montanaro (con una gamma di grappe invidiabili per finezza e rapporto q/p), Principiano Ferdinando (ottimo q/p), Claudio Penna alias Valdrì (idem)... il resto a dopo!bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-273576978684987690.post-36117348605329348962014-04-10T12:12:00.001+02:002014-04-10T12:17:17.375+02:00Summa 2014 da Alois Lageder Bellissima rassegna enogastronomica che si tiene ogni anno presso la cantina (tra tecnologia all'avanguardia e tradizione) di Alois Lageder a Magrè (BZ).<br />
Lodevole lo scopo (benefico) e meritevole la cucina (ottima la carne al cabernet con asparagi bianchi di stagione e la pasta ai fagioli, rivisitata per l'occasione; frittelle di mele sfiziosissime!).<br />
Assaggi, tanti e un po' a casaccio. Qui di seguito quelli che ricordo meglio:<br />
Banco assaggio olio extra vergine d'oliva: superbo!<br />
BERNHARD OTT: gamma di veltliner molto profumati (pera, radici, fiori). Quelli con fermentazione in anfora un po' strani, con profumi che tardano a uscire, anche se poi si fanno strada, assieme a una nota di pietra. Prezzi alti. Nota più convinta per il Feuersbrunner Rosenberg Erste Lage 1 cru 2012: cremoso, ricco, con qualche nota di idricarburi in più, profumi dolci ma bocca con finale secco. Molto piaciuto.<br />
VON KESSELSTATT: stile verticale, dritto, piuttosto secco, ben acido, limpido, per quanto riguarda i secchi. E con il Josephshofer Auslese 1999 davvero imbattibile (tra idrocarburi a go-go, fiori bianchi, acacia, vaniglia al naso e lungo, intenso, acido e minerale, dolce ma mai stucchevole, di corpo medio in bocca). Bella gamma!<br />
BURKLIN-WOLF: avrei note estremamente positive su tutti i vini della gamma. Ne scrivo solo alcuni perché già i nomi mi si confondono in testa! :-)<br />
Deidesheimer Langenmorgen 1 cru 2012: rispondenza naso-bocca incredibile, buona struttira, secco, abbastanza pronto. Sta più tempo sulle fecce fini rispetto al suo predecessore precedentemente provato (il Ruppertsberger 2012, che cmq mi è piaciuto, con le sue note di pera, limone, pompelmo e fiori). Da considerare che abbiamo assaggiato Burklin-Wolf subito dopo Von kesseltatt; quindi abbiamo subito notato che la differenza, dovuta principalmente allo stile di vinificazione e alla diversa zona di provenienza (Palatinato e Mosella), consiste in vini più ricchi per B-W e vini più scarni (ma non in negativo) per V-K. 1995 Scheurebe Beerenauslese B-W. che dire: legno affumicato, frutta, miele, idrocarburi, liquirizia, genziana e chi più ne ha più ne metta, uniti a una dolcezza mai stucchevole...da bere a secchi.<br />
WINGUT CHRISTMANN: quest'anno non ho apprezzato appieno i riesling di quest'azienda, principalmente per una non sempre precisa rispondenza tra i profumi e il gusto. Parere come sempre estremamente personale.<br />
FORADORI: terolgego in diverse declinazioni, tutti da anfora. Apprezzato il Granato 2010, che rispetto a precedenti versioni mi è sembrato più pulito e deciso. Morei 2012 certamente giovane, ma poco preciso e con una nota leggermente amarognola che non ho gradito.<br />
MASO CANTANGHEL: premesso che ora potrei riconoscere un pinot nero italiano a occhi chiusi e naso chiuso (!), il pinot nero 2010 di questa azienda non rientra nei canoni dei miei assaggi preferiti (Gottardi e Niedrist su tutti), per un'imprecisione al naso che non si sistema. Traminer e Sauvignon abbastanza tipici.<br />
MONTEVERTINE: che dire, semplicemente fantastici!<br />
BOSCARELLI: che buoni! Rosso e Nobile di Montepulciano (non la riserva) davvero succosi e leggiadri. <br />
CONTI COSTANTI: ottimo il rosso di Montalcino, tipico, ruspante ma anche elegante. peccato per il prezzo un po' alto. Brunello buono. <br />
CARNASCIALE: sempre ottimi, prezzi a parte. Caberlot 2005, ancora giovane ma davvero un bel vino.<br />
PETROLO VS. MACCHIOLE: i due merlot a confronto. La spunta il Galatrona sul Messorio, per una agilità maggiore e per una freschezza diversa. A paragone Galatrona 2011 e Messorio 2010. Sicuramente anche due differenti annate.<br />
TENUTA DI BISERNO: buoni, ma che prezzi!<br />
FATTORIA MANCINI: pinot nero fuori zona, proveniente da diversi appezzamenti. Molto delicati, perdono la nota selvatica che secondo me contraddistingue i Pinot neri altoatesini. Qui il pinot nero è più succoso, fruttato ed elegante. Non sto dicendo che aborro l'Alto Adige che, come appunto ho scritto sopra, dà due dei miei pinot neri preferiti; qui si snatura un pochino il carattere di quel pinot nero a vantaggio dei profumi. Sono due cose diverse. Le vigne vecchie di questa azienda conferiscono a questi vini anche una nota più profonda che probabilmente li farà invecchiare bene. <br />
FORTETO DELLA LUJA: su tutti il brachetto passito, il moscato d'Asti e il Loazzolo, con profumi esemplari e un'acidità che sostiene una dolcezza goduriosa e mai esagerata.<br />
VALENTINi. Montepulciano terminato, assaggiamo il cerasuolo 2012. Al naso sentori per i quali non avrei mai detto che fosse un cerasuolo (non che abbia un'esperienza così significativa a riguardo ma comunque!). Buono!<br />
CORTE SANT'ALDA: che buoni questi vini! Succo, polpa e spezie ben amalgamati in vini mai banali. Molto buono il Valpolicella, elegante e potente al contempo l'Amarone 2009 e godurioso il recioto 2011. Non vedo l'ora di riassaggiare un Mithas, quando lo faranno.<br />
DUEMANI E CAIAROSSA: due aziende toscane della zona di Cecina, con vini non solo a base sangiovese, molto eleganti, ma anche molto cari. <br />
ALOIS LAGEDER: Cor buono e elegante. Moscato rosa profumatissimo, dolce e ben acido. Gamma ampia e tutto sommato interessante, con questi due picchi a mio avviso più entusiasmanti.<br />
Bravi!!<br />
Al Summa 2015!bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-273576978684987690.post-84247985462683787162014-04-10T11:28:00.000+02:002014-04-10T11:28:01.050+02:00Vini Veri 2014 Cerea: i nostri assaggiRassegna enoica di vini naturali, tra movimenti di vignaioli e vignaioli indipendenti, tenutasi a Cerea (VR) negli stessi giorni del Vinitaly.<br />
Ecco alcuni dei nostri assaggi in ordine casuale:<br />
CAPPELLANO: Barolo Rupestris 2009, elegante e abbastanza pronto. Pié Franco 2009: più austero ma con una potenza inespressa che lascia intravedere un vinone.<br />
RINALDI GIUSEPPE: sorpresa! Il Brunate 2010 vinificato da solo (ovvero 85% Brunate e 15% Le Coste, come permesso dal disciplinare, ma con in etichetta la sola scritta 'Brunate') e 'Tre Tine' 2010, l'altro Barolo che racchiude appunto le 'restanti' tre vigne (Cannubi San Lorenzo, Ravera e le Coste). Qui ci sono pareri diversi; personalmente ho trovato il Brunate sempre molto elegante, ma con un tannino più graffiante rispetto al solito, e leggermente più scarico a livello di corpo. Il Tre Tine mi è sembrato abbastanza austero, sempre molto profumato ma più chiuso, anche per quanto riguarda i tannini.<br />
SLAVCEK: io son innamorata da sempre della sua ribolla, specialmente quando fa la riserva, come nel 2006, giocata solitamente su toni di erbe officinali, tè bianco, garofano, spezie bianche (tutti questi profumi sono sicuramente primari ma anche dovuti alla macerazione). Il fatto è che i vignaioli che vinificano in maniera naturale seguono (logicamente e per fortuna) l'andamento dell'annata, così che ogni annata propone vini uguali ma diversi. Questa ribolla 2009 probabilmente risente un pochino di tutto ciò a livello di profumi e di agilità . Molto meglio il pinot grigio, più grasso del solito ma anche molto profumato.<br />
MASSA VECCHIA: gamma ricca, equilibrata e profumata, a partire dal Berace, secondo me ottimo qualità /prezzo, per finire con l'aleatico passito, un'esplosione di profumi (prezzo altino...).<br />
OASI DEGLI ANGELI: sempre dibattuto il Kurni. Personalmente non il mio genere di vino, seppure ottimo per la tipologia...<br />
FERRANDES: il mio preferito passito di Pantelleria. 2007 da vasca: fresco, profumato, con frutta gialla (albicocche, fichi) e spezie; buona acidità , ma non ancora in equilibrio. Per chi ama il passito più profumato e fresco. 2006: più maturo, più completo, sempre tra note di frutta (questa volta anche mallo di noce) e spezie più scure rispetto al 2007. Equilibrato e acido al punto giusto. Per chi ama il gusto più maturo e rotondo. Due annate comunque diverse.<br />
CASCINA DELLE ROSE: gamma dal buon rapporto qualità /prezzo. Con la Barbera superiore in gran spolvero. Non producono più il Barbaresco base. Tre Stelle più pronto, Rio Sordo un pochino più austero e chiuso. <br />
IL PENDIO: il Franciacorta che non ti aspetti...Il Contestatore Pas Dosé: zero puzze, buon equilibrio e buoni prezzi...<br />
GATTI CAROLINA: Gat Ros, cabernet franc da vigne non giovanissime, sempre succoso e fresco. Sorprendente il Raboso, carica acida notevole, ma anche frutto e spezie. <br />
CAMPI DI FONTERENZA: gamma toscana tra rossi IGT, Rosso e Brunello di Montalcino. Liquirizia e radice per gli ultimi due, frutta rossa e spezie. Tra gli IGT piaciuti, il Lupetto 2011 e il Rosato.<br />
I MANDORLI: 2011 ancora giovane e non troppo equilibrato, ma succoso, fine e con un potenziale molto buono. 2010 più rotondo ma frutto di un'annata secondo me non così buona, quindi più equilibrato, si, ma anche abbastanza austero e chiuso. 2009: le vigne erano giovani all'epoca della vendemmia e l'annata 2009 è stata molto calda; il vino che ne deriva è meno elegante, un pochino scomposto, e più caldo, nonostante lasci intravedere come potrà essere in teoria il 2011 che tanto mi è piaciuto. <br />
CHAMPAGNE: poche note perché secondo me non interessantissimi (IMHO obviously)<br />
Olivier Horiot, stile a mio avviso abbastanza strano, poco intriganti.<br />
Fleury: idem<br />
Léclapart: tutti lodano questo produttore; a me non piace il dosaggio (mi rendo conto che il mio è un parere da non esperta). Acidità tagliente. <br />
DOMAINE SANT NICOLAS (Loira): anche qui, non il mio stile. Il residuo zuccherino, nei vini secchi, non fa per me e ne pregiudica (sempre a mio avviso) l'abbinamento con il cibo. Preferisco chenin secchi.<br />
NICOLAS JOLY: questi sono gli chenin che piacciono a me, con ottima acidità , qualche nota matura al naso, ma bocca fresca, piena e acida! <br />
Gli assaggi non sono tutti qui, ma la mente annebbiata mi ha impedito di scrivere altre impressioni! :-)<br />
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bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-273576978684987690.post-69628008620246569692014-02-03T12:55:00.000+01:002014-02-03T12:55:05.208+01:00Darmagi 1997 vs. Darmagi 1998In due serate distinte, abbiamo assaggiato questo Cabernet delle Langhe, in due annate diverse, anzi, molto diverse!<br />
Due opposti: il 1998 un concentrato di frutta matura, cuoio, spezie, sentori vegetali; il 1997 più o meno sugli stessi toni, ma con una nota di fondo più dolce ed elegante. In bocca il 1998 è un carrarmato! Ti stende con un corpo (e un estratto) quasi esagerato, lunghezza infinita. Il 1997 è più leggiadro, seppure con un bel corpo e una buonissima persistenza. Il 1998 risulta un pochino stucchevole (non che la bottiglia non sia finita in meno di un amen, ma comunque...); il 1997 è invece dotato di classe, eleganza e finezza. Un Cabernet più su toni vegetali e di spezia dolce (anche in bocca) rispetto ai toni più cupi del 1998.<br />
Un bel paragone!bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-273576978684987690.post-21129796257676464362014-01-20T12:45:00.001+01:002014-01-20T12:45:07.106+01:00Mini-corso vini bianchi 19/01/2014Pranzo domenicale alla scoperta dei vini bianchi. Protagonisti della giornata:<br />
Fiano d'Avellino 2012 Ciro Picariello: giallo paglierino, a bicchiere fermo è chiuso, con fiori bianchi, miele d'acacia e cera d'api non davvero troppo dìstinti. Appena smosso, emergono con calma anche frutta gialla e bianca non eccessivamente matura e, ancora dopo un pochino, la nota minerale tanto attesa. In bocca idem: parte parecchio alcolico e con una nota acida che non sembra molto integrata; termina con un finale leggermente amarognolo. Si distende poi, dopo una decina di minuti e la nota acida che inizialmnte disturbava si amalgama quasi completamente, lasciando il sorso molto pulito e fresco. Struttura buona e persistenza davvero lunga. Accompagnato con antipasti tra cui tartine al salmone affumicato si arrotonda ulteriormente. Per me un buon vino, probabilmente però da bere tra 3/4 anni. 83<br />
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Gewurztraminer 2011 Kuenhof: giallo paglierino tenue. Al naso da subito frutti rossi (o meglio rosa, tipo il lampone), petali di rosa, frutto della passione. Appena agitato il bicchiere emergono anche note più balsamiche, con sentori di salvia, ortica e menta, molto rinfrescanti. In bocca netta corrisponsìdenza rispetto al naso, con questa nota rinfrescante e minerale che facilita la beva. Il Gw di kuenhof è abbastanza secco, soprattutto se paragonato ai Gw dei suoi colleghi ed è per questo che mi piace di più. Ottima la spinta acida, nonostante ben integrata col resto, forse anche grazie all'anno in più sulle spalle. Bevuto da solo e accompagnato con formaggi semigrassi e confettura di limone e scorza, è stato parecchio apprezzato. 84<br />
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Ageno 2007 La Stoppa. Vino macerato. Colore arancio mattonato, vino non filtrato. Al naso la malvasia di Candia si fa subito sentire, con note dolci ma anche balsamiche. Su tutti, profumi di eucalipto, pompelmo e agrumi in genere, coriandolo, mirra, tè in foglie, pesca, fiori gialli, fiordaliso. In bocca la secchezza dei tannini, un po' mitigata da qualche anno sulle spalle, e l'acidità abbastanza svolta, danno vita a un sorso pieno e secco, in contrasto ma anche in accordo con quanto sentito al naso. Dopo mezz'ora, la nota speziata aumenta ancora, con sentori di spezie orientali. Lungo finale e retrogusto piacevole. Abbinato a formaggi grassi, robiola e strachitunt, buono buono. 87<br />
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Were Dreams 2005 Jermann. Giallo carico con riflessi dorati. Al naso note di frutta gialla matura, banana, vaniglia, cera d'api. Secondo me c'è tanto legno, nonostante il vino abbia ormai qualche anno. Bocca con aciìdità praticamente svolta, buon corpo, media persistenza. Abbinato al risotto con i moscardini (che in realtà avrebbero dovuto fare da accompagnamento al fiano), risulta abbastanza armonico. Non di mio gusto per la tipologia, ma vino complessivamente buono. 82bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-273576978684987690.post-23922867406437888062014-01-09T11:46:00.002+01:002014-01-09T11:46:44.492+01:00Le bevute più recentiNoi del bricconbacco non solo vendiamo vino, birre e quant'altro; oltre a tutto ciò, infatti, sbevazziamo alla grande.<br />
Prova ne è il fatto che il fegato cominici a dare segni di stanchezza etilica :-)<br />
Scherzi a parte, con le Feste appena trascorse, le occasioni di abbeveramento sfrenato sono aumentate a dismisura e gli assaggi più interessanti sono stati i seguenti:<br />
KRUG 1998 vs. DOM PERIGNON OENOTHEQUE 1996: fragrante, strutturato, decisamente potente e orientato verso note più tostate il primo (che ha retto alla grande piatti di carne e formaggi cucinati con tanto buon tartufo: a onor del vero è meglio dire che sono stati i piatti preparati a reggere il Krug e non viceversa!); elegante, profumato, delicato seppur di una certa consistenza il secondo. Colori molto diversi: giallo oro per il primo e giallo paglierino per il secondo. Interminabili entrambi...<br />
SAUVIGNON 2012 MIANI: ancora un infante (e giustamente), sia a livello di acidità , sia a livello di materia inespressa. Sauvignon non di un'unica vigna, con prezzo inferiore al Banel classico, quest'anno non prodotto. Non vorrei dire un'eresia, ma credo si senta la differenza con le bottiglie di Banel: manca qualcosa. Certo, è un vino che va comunque aspettato e è ingiudicabile ora, che è appena uscito!<br />
<br />bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-273576978684987690.post-84019787053997146902013-11-11T15:20:00.001+01:002013-11-11T15:20:02.833+01:00Festa del vino Novello a Gorno (BG) il 16 e 17 novembre 2013Sabato e domenica prossimi (16 e 17 novembre) saremo presenti con alcuni dei nostri vini alla festa del Vino Novello di Gorno (BG).<br />
Tra gli assaggi, oltre al consueto vino Novello che quest'anno sarà quello della Cantina di Gambellara, ci saranno anche:<br />
Barolo Moncucco Reverdito Michele<br />
Brunello di Montalcino Fanti<br />
Amarone Le Salette<br />
Bricco dell'Uccellone Bologna<br />
Barbaresco Cascina delle Rose<br />
Cuvè Prestige Ca' del Bosco<br />
Vito Arturo Le Fonti<br />
Chianti Classico Riserva Le Fonti<br />
A Picca Picca Le Meraviglie di Mattia Imberti<br />
Guidalberto Tenuta San Guido<br />
Sforzato di Valtellina Rainoldi<br />
...e ancora, Vin Santo Le Fonti, Recioto Calesan, Falanghina Sintema Cantine Babbo, Gewurztraminer Tramin e tanti altri vini tutti da degustare in compagnia, all'interno di una nuovissima struttura riscaldata, al riparo da freddo e gelo!!<br />
Vi aspettiamo numerosi!bricconbacco!http://www.blogger.com/profile/09014539657535777955noreply@blogger.com0