martedì 27 settembre 2011

Barolo San Lorenzo Ravera 1994 Giuseppe Rinaldi

Sebbene la 1994 sia stata una delle peggiori annate in Langa, questo è senza dubbio uno dei migliori vini assaggiati da un po' di tempo a questa parte!
Già dal tappo si avverte qualcosa di emozionante. Dal vino si sprigionano contemporaneamente le prugne, le ciliegie, i lamponi sia in confettura sia sotto spirito. Poi si avverte anche la componente di spezia dolce, con un chiodo di garofano e un pizzico di cannella. Quindi ancora passiamo ai fiori, su tutti il ciclamino e la violetta. Un po' di zucchero filato e di caramelle alla rosa, oltre che la rosa stessa. In bocca il tannino è vellutato e promette grosse sorprese. Ci sarebbe piaciuto riassaggiare il vino dopo qualche ora per sentire le differenze, ma .....era finito! :-) Colpisce la pienezza della bocca e la persistenza, ma soprattutto la sua nobiltà: si tratta di un vino per nulla austero ma elegante e davvero fine. Non utilizzerò il termine 'beverino' perchè mi sembrerebbe di sminuire questo capolavoro, ma vorrei rendere l'idea di un vino che nonostante l'età (anche se certamente non stiamo parlando della preistoria!) va giù che è una meraviglia e si apre al naso quasi subito. E' un barolo che ha ancora molto da dire. Mi piacerebbe riassaggiarlo tra qualche anno perchè promette di evolvere ulteriormente e magnificamente.Tutti i vini assaggiati dopo, sono passati automaticamente in secondo piano. E non era il Brunate! Non vedo l'ora di assaggiare qualcuno di annate vecchie, magari quando era solo 'Brunate' senza 'Le Coste', perchè finora siamo arrivati solo al 1998.
Alla prossima!
Grande Beppe Rinaldi! Non ti smentisci mai!! :-)

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